EDITORIALE: Dio è un “ingegnere”

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Testo

Il 28 ottobre 1868, Thomas Alva Edison (1847-1931) registra il suo primo brevetto.

Edison fu un importante inventore, ricordato soprattutto per la lampadina.

Perché parlarne in senso apologetico? Per un motivo molto semplice. Ad Edison si deve questa frase: “Ho profonda ammirazione per il più grande ingegnere del mondo: Dio!”

Parole che hanno un senso chiaro e sono inappuntabili. Chi ne capisce di scienza, non può che riconoscere nella natura una logica, una simmetria, un ordine, delle leggi fisse. D’altronde se la natura non avesse in sé un codice, non la si potrebbe conoscere, non la si potrebbe studiare, non ci sarebbe la possibilità di fare scienza; né tantomeno si potrebbero scoprire o inventare cose che servano per migliorare la vita degli uomini nella natura.

Se ci mettiamo dinanzi ad un fabbricato mirabile, maestoso, solido, viene del tutto spontaneo ricondurre il pensiero alla bravura del progettista. Se al posto del fabbricato dell’esempio, ci mettiamo la natura, quanto più capace deve essere stato Colui che l’ha pensata e posta in essere.

Dunque, Edison c’ha ragione: Dio è il più grande ingegnere!

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

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