25 febbraio (nell’anno bisestile) – San Mattia (Apostolo)

da: dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico. – I. Avvento – Natale – Quaresima – Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p.  826-827

Un novello Apostolo

Un Apostolo di Gesù Cristo, San Mattia, viene con la sua presenza a completare il coro dei Beati che la Chiesa invita ad onorare in questa stagione liturgica.

Mattia fu ben presto alla sequela di Gesù, divenne testimone di tutte le sue opere fino al giorno dell’Ascensione. Era del gruppo dei discepoli, non degli Apostoli; ma era destinato a tale gloria; di lui infatti parlava David, quando profetizzò che un altro avrebbe preso l’Episcopato lasciato vacante dalla prevaricazione di Giuda traditore (Sal 108). Nell’intervallo di tempo che passò fra l’Ascensione di Gesù e la discesa dello Spirito Santo, il Collegio Apostolico provvide alla sua elezione, affinché il numero dei dodici stabilito da Cristo fosse al completo il giorno in cui la Chiesa, ricevendo lo Spirito Santo, doveva presentarsi alla Sinagoga. Il novello Apostolo prese parte a tutte le tribolazioni dei fratelli in Gerusalemme; e quando giunse il momento della dispersione degl’inviati di Cristo, si diresse verso le province che gli erano state affidate da evangelizzare.

L’insegnamento dell’Apostolo

Le gesta di san Mattia, i suoi travagli e le sue prove sono rimaste ignorate. Ci furono solo conservati alcuni punti della sua dottrina negli scritti di Clemente Alessandrino. Fra l’altro troviamo una sen­tenza, che ci faremo un dovere di citare qui, perché è in rapporto ai sentimenti che la Chiesa ci vuole ispirare in questo santo tempo.

“È necessario, diceva san Mattia, combattere la carne, e non lusingarla con ree soddisfazioni; quanto all’anima, dobbiamo farla crescere mediante la fede e la conoscenza” (Stromata, l. 3, c. 4).

Infatti, rotto nell’uomo l’equilibrio per il peccato, ed inclinando i suoi sensi al basso non abbiamo altra maniera di restaurare in noi l’immagine di Dio, che costringendo il corpo a subire violentemente il giogo dello spirito. Lo stesso nostro spirito ferito spiritualmente dalla colpa di origine, è trascinato su una china pericolosa verso le tenebre. Soltanto la fede lo può scampare, umiliandolo; e la ricompensa della fede è la conoscenza. È in sintesi, tutta la dottrina che la Chiesa si sforza in questi giorni di farci comprendere e praticare. Glorifichiamo colui che così ci rischiara e ci fortifica.

La stessa tradizione che ci offre una tenue traccia della carriera apostolica di san Mattia, ci fa noto che le sue fatiche furono coronate dalla palma del martirio, senza però precisare se ciò avvenne in Etiopia o nella Giudea.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

Print Friendly, PDF & Email
CONDIVIDI

Be the first to comment on "25 febbraio (nell’anno bisestile) – San Mattia (Apostolo)"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*