Avvenire: tra “politicamente corretto” e tentazioni “gnostiche”

 

Scrive Stefano Fontana su lanuovabq.it:

Avvenire ha parlato della “pari dignità di fronte a Dio di ogni orientamento sessuale”.  (…) Forse l’autore dell’editoriale non ha tenuto presente che l’indistinzione tra gli orientamenti sessuali è di origini gnostica. Qualcuno infatti parla di “neocatarismo” a proposito dell’attuale promozione ideologica omosessualista e del gender.

Proprio dello gnosticismo è il rifiuto della realtà naturale e il desiderio di ri-plasmarla. L’ordine naturale ci limita in quanto esprime un senso e ogni senso delimita e limita. Esso va quindi eliminato per poter accedere ad una conoscenza che sia veramente salvifica e non limitante. La “prima volta” dello gnosticismo è stato nel Giardino dell’Eden. Da allora, la pretesa di accedere ad una conoscenza salvifica eliminando l’ordine della realtà ha conosciuto varie formule e tentativi di realizzazione. Tutti piuttosto dolorosi per l’umanità.

Per lo gnosticismo cataro la creazione, la materia, il corpo, la procreazione, il matrimonio, la famiglia … sono un male. Esso promuove la sessualità sterile, proprio come accade oggi. Il corpo è considerato solo uno strumento da potersi adoperare indifferentemente in molti modi diversi, proprio come accade oggi. Per lo gnostico è possibile vivere con il corpo nella libidine più sfrenata e, nello spirito, che dal corpo è dualisticamente diviso, rimanere puri. C’è una profonda vena gnostica nell’idea luterana che si possa essere contemporaneamente giusti e peccatori, come nell’altra idea oggi diffusa tra i cattolici: che si possa vivere una relazione omosessuale ed essere contemporaneamente in grazia di Dio.

Parlare allora di “pari dignità di ogni orientamento sessuale agli occhi di Dio”, siccome tra i vari orientamenti sessuali ce ne sono di sterili in cui il corpo è adoperato come strumento diversamente fungibile, significa accettare una posizione gnostica di sostanziale disprezzo del corpo e di sostanziale dualismo.

(…)

Se la parola di Dio su sessualità e matrimonio insegnata dalla Chiesa non si appoggia su un ordine naturale del creato a cominciare dall’atto coniugale ma si deve rapportare ad una pluralità di orientamenti sessuali di uguale dignità di fronte a Dio … beh, allora si provoca una drammatica frattura tra ordine della grazia e ordine della natura, tra Chiesa e mondo, tra fede e ragione, proprio secondo i canoni gnostici.

La Gnosi pensa a due divinità: il Dio della creazione, rigoroso, impositivo, punitivo, e il Dio della salvezza, misericordioso e mite. Se si accetta il principio della uguale dignità davanti a Dio dei diversi orientamenti sessuali si separa la creazione dalla salvezza. Questo, però, non è cattolico, è gnostico.

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