BORRACCIA – 6 settembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

La dignità originale della nostra razza sta nel fatto che la forma della divina bontà brilla in noi come in uno specchio splendente.
(San Leone)

I SORSI

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Cari pellegrini, dinanzi a noi c’è un bellissimo oggetto di cristallo, ma purtroppo è impolverato per cui poco splende. C’è bisogno di qualcuno che lo ripulisca. Nelle condizioni in cui è, non potrà mai risplendere come cristallo.

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Ogni tanto un po’ di storia fa bene. Poniamoci questa domanda: come mai nelle civiltà precristiane, anche se in proporzioni diverse, era sempre presente la schiavitù? La risposta è molto semplice, anche se –ahinoi- sconosciuta. Tutte le antropogonie (concezioni riguardo la creazione dell’uomo) precristiane si basavano sulla convinzione della non-uguaglianza degli esseri umani.

3

C’è una sola antropogonia che invece afferma l’uguaglianza sostanziale fra gli uomini ed è quella biblica. Nel libro del Genesi non si dice: Facciamo l’umanità a nostra immagine e a nostra somiglianza… bensì: Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza…

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Pertanto, il riflesso dell’infinito di Dio non è in una umanità genericamente intesa (per cui sarebbe legittimo sacrificare anche una parte di questa umanità, pur di salvarne un’altra), bensì in ogni singolo uomo: indipendentemente dal ruolo sociale che riveste.

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Insomma, la Genesi dice che se in un’ideale bilancia mettessimo su un piatto l’uomo più reietto di questo mondo e sull’altro l’intera umanità (miliardi e miliardi di persone), la bilancia rimarrebbe perfettamente in equilibrio. Ciò perché in ogni uomo alberga il riflesso infinito di Dio.

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San Leone parte da questa verità per aggiungere una cosa importante. Egli dice non solo che nell’uomo vi è ontologicamente il riflesso infinito di Dio, bensì che questo riflesso è presente come in uno “specchio splendente”.

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E qui –cari pellegrini- c’è un concetto a cui Il Cammino dei Tre Sentieri è molto legato: lo splendore. Abbiamo insistito, insistiamo e insisteremo sul fatto che la Verità Cattolica è come una “cattedrale di cristallo”: “cattedrale” in quanto tutto è perfettamente logico e consequenziale; “di cristallo” in quanto si tratta di una verità bella, splendente come il cristallo.

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Ed ecco che San Leone ci dice a chiare lettere che l’uomo possiede in sé lo splendore. Ognuno di noi lo ha in sé. Ognuno di noi è un “cristallo”.

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Il cristallo proprio perché bello deve rimanere terso, altrimenti ciò che lo macchia è più insopportabile che se fosse da un’altra parte. Shakespeare fa dire a Bolingbroke nel Riccardo II (Atto I, scena I): “Più il cristallo del firmamento è terso, e più le nubi che l’ingombrano sembrano nere e deformi.” 

10

Siamo tornati all’immagine da cui siamo partiti. Il cristallo è potenzialmente splendente, nel senso che per poter splendere davvero ha bisogno che rimanga pulito. Se su di esso si deposita la polvere, per quanto il cristallo sia cristallo, non potrà splendere adeguatamente.

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Facciamo sì che il nostro “cristallo” non si sporchi, bensì rimanga sempre capace di far brillare la divina bontà.

Al Signore Gesù

Signore, ti chiedo che lo splendore che hai messo in me possa veramente splendere.

Che possa essere adeguato riflesso della tua luce.

Che sia un vero specchio della tua presenza.

Signore, da solo non potrò mai farcela.

Sostienimi, abbracciami e ce la farò… ma da solo sarà impossibile.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei la Regina dello Splendore.

Nessuna creatura, più di Te, è riuscita e riesce a splendere della luce di Dio.

E’ il peccato ciò che offusca e Tu sei senza peccato sin dal Tuo concepimento.

Mai fosti adombrata da ogni sozzura.

Madre, io voglio essere sempre a fianco a Te per ammirare il tuo splendore, farmi abbagliare da esso, nutrirmi di questa luce e di questo calore per poter proseguire il mio cammino.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 

 


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