BORRACCIA – 8 marzo

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Tu vedi il pittore che confonde i colori, impasta il bianco col nero, il verde col blu ecc.; ma sai che è un artista ed hai fiducia nel suo lavoro. Guardando i disordini del mondo, volgi gli occhi a Dio che è infinita bontà e provvidenza; abbi fede che Egli domina quel disordine; volgiti a Lui, perché ci pensi; senza affannarti. Tante volte l’affanno soverchio nasconde un atto di sfiducia. 

(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)

I SORSI

1

Cari pellegrini, il caos è caos e va chiamato con il suo nome, senza infingimenti, senza alterazioni, senza sminuire ciò che è grave, preoccupante e pericoloso. E’ inutile mettere zucchero in un amaro che non potrà mai essere addolcito.

2

Eppure anche se il caos è caos, anche se il disordine è disordine, Dio è sempre lì a governare tutto. Nulla sfugge al suo controllo.

3

Ci sono due disordini possibili: quello reale e quello apparente.

4

Il primo, quello reale, è il male morale. Ed è ciò che a Dio ripugna in sé. Esso non può mai essere uno strumento volontario di bene. Ma Dio, anche su questo, non perde mai il controllo e fa sì che possa essere trasformato in bene, a condizione però che la libera volontà del peccatore si predisponga a ciò.

5

Il secondo disordine, quello che possiamo definire (anche se impropriamente) apparente, è il male fisico. A Dio non ripugna in sé; Dio lo può anche volere “per accidens”, in vista cioè di un bene più grande. Per esempio, una malattia affinché si scontino i propri e gli altrui peccati (sofferenza vicaria) oppure il sopraggiungere della morte per evitare una condanna eterna.

6

Cari pellegrini, l’acqua di questa borraccia ci invita a riflettere su questo secondo tipo di disordine. Il Servo di Dio don Dolindo Ruotolo (1882-1970) ci offre una puntuale immagine: il pittore, per far sì che venga fuori un bel quadro, mischia i colori. Lui ha già nella mente il disegno che vuole marchiare sulla tela, ma chi lo osserva sembra non capire e pensa: “Cosa sta facendo? E’ mai possibile che possa venire fuori un disegno comprensibile da tale guazzabuglio?” Eppure, se si ha fiducia nell’artista, se si sa pazientare, ci si convince che da quel guazzabuglio verrà fuori un disegno sensato.

7

Così fa Dio con la nostra vita: mischia gli avvenimenti, permette tante cose che lì per lì sembrano solo un disordine senza senso, permette ciò che è apparentemente incomprensibile. Ma se noi ci leghiamo a Lui e confidiamo, con tutto questo riuscirà a fare della nostra vita un disegno meraviglioso. Non c’è artista più bravo di Dio.

8

Cari pellegrini, c’è una menzogna che dobbiamo assolutamente rifiutare e che oggi domina in un clima di neo-paganesimo: la convinzione che l’uomo possa essere “artista” della propria vita, che la possa “disegnare” come vuole. Ma una tale convinzione produce solo il caos: i colori rimangono impietosamente mischiati e dal caos iniziale non verrà mai fuori un disegno comprensibile e attraente. Non verrà mai fuori la Bellezza!

Al Signore Gesù

Signore, disegna la mia vita come Tu vuoi.

Ti chiedo, però, la grazia di farmi essere paziente e di poter sempre confidare nella tua “arte”.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei il disegno più bello che Dio abbia mai creato.

Non c’è opera d’arte più bella e splendente di Te.

Fa che anch’io possa essere “disegnato” dal tuo Divin Figlio.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà, Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


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