BORRACCIA – 16 agosto

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Dio non comanda l’impossibile, ma, comandando, ti ammonisce di fare ciò che puoi e di chiedere ciò che non puoi.
(Concilio di Trento)

I SORSI

1

Cari pellegrini, molti di voi conosceranno la leggenda del pellicano. Si dice che questo uccello sia capace di strapparsi le carni con il becco per sfamare i figli. Tant’è che già nell’arte paleocristiana è rappresentato come simbolo di Cristo Vittima.

2

Strapparsi le carni per fare del bene, per donarsi a chi è più prossimo è qualcosa di meraviglioso ma anche di naturale.

3

Di “meraviglioso”, nel senso di straordinario: sacrificare se stessi, il proprio benessere, la propria incolumità.

4

Di “naturale”, cioè di “ordinario”, perché ciò risponde ad uno scopo vero, giusto: aiutare coloro a cui si è data la vita, i figli.

5

Cari pellegrini, nell’acqua di questa borraccia c’è una frase tratta dal Concilio di Trento (1545-1563) in cui si dicono tre cose. Primo: Dio non comanda l’impossibile. Secondo: Bisogna fare ciò che si può fare. Terzo: Bisogna chiedere a Dio l’aiuto per fare ciò che non si può fare. La conclusione è chiara: il peccato è sempre inescusabile!

6

E’ inescusabile perché Dio non abbandona mai nei momenti di difficoltà (la tentazione, la prova…). Dio è disposto ad aiutarci e con Lui tutto diventa possibile. San Paolo lo dice chiaramente: “Tutto posso in Colui che mi dà la forza.” (Filippesi 4).

7

Abbiamo già ricordato altre volte la celebre frase di sant’Alfonso Maria dei Liguori: “Chi prega si salva, chi non prega non si salva.” Ancora una volta questa frase ci sta bene. La grazia efficace, per vincere qualsiasi tentazione e per fare sempre e comunque la volontà di Dio, va chiesta nella preghiera. Dio questa grazia non la può negare. Il Signore può negare altre grazie che sembrano importanti ma che nel suo progetto potrebbero non esserlo (guarigioni, successo, benessere…), ma non può mai negare le grazie che servono per la salvezza, come appunto il non peccare. Ecco perché è Gesù stesso a dirci: “Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.” (Marco 6).

8

Cari pellegrini, torniamo al pellicano. Abbiamo detto che ciò che questo animale fa è tanto “straordinario” quanto “ordinario”: “straordinario” in sé, ma “ordinario” perché giusto, ma anche perché possibile. Nel caso del pellicano gli viene istintivo (l’animale non è libero), nel caso nostro (in quanto esseri liberi) dobbiamo chiedere questa forza a Colui che solo ce la può dare: Dio.

Al Signore Gesù

Signore, tu sai bene quanto sia debole.

Vengo a mendicare a Te la forza.

E so che con Te tutto mi sarà possibile.

Alla Regina dello Splendore

Madre, intercedi presso il tuo Divin Figlio.

Fa che mi doni la sua forza. Non per i miei meriti, ma perché sei Tu a chiederglielo.

Intanto, per sempre, voglio stare con te. Trovare conforto, consolazione e forza con la tua compagnia, protetto dal tuo Manto.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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