BORRACCIA – 23 marzo

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Tutte le cose sono a coppia, una di fronte all’altra, Dio non ha fatto nulla di incompleto. L’una conferma i meriti dell’altra, chi si sazierà di contemplare la sua gloria?
(Ecclesiastico 42)

I SORSI

1

Cari pellegrini, siamo dinanzi ad uno spettacolo bellissimo della natura: il sole sta tramontando su un mare luccicante.

2

Dobbiamo ancora una volta meditare su Dio come Logos e di quanto questo suo logos si rifletta nel creato.

3

Nelle parole dell’ acqua di questa borraccia c’è un concetto che risalta, ed è quello della “simmetria”: “Tutte le cose sono a coppia, una di fronte all’altra, Dio non ha fatto nulla di incompleto…”

4

L’uomo medioevale leggeva tutta la natura nella prospettiva simmetrica. Riteneva (giustamente) che ogni essere del creato avesse in sé un significato datogli da Dio, fosse cioè simbolicamente utile. Ma non solo il creato in quanto natura, anche il creato in quanto realtà in genere. Lo stesso pensiero doveva organizzarsi simmetricamente. Basterebbe pensare alla logica perfettamente consequenziale della filosofia scolastica.

5

Passiamo adesso alla vita. Cosa può significare, per noi, cioè per il nostro vivere, il valore della simmetria? E’ presto detto: la simmetria impone una risposta da parte dell’uomo che è la “corrispondenza”.

6

“Corrispondere” vuol dire adattarsi perfettamente a ciò che s’impone. Facciamo questo esempio: se con un dito si facesse pressione sul marmo, non verrebbe fuori nessun rilievo; ma se invece si facesse pressione sulla cera morbida, verrebbe fuori un’impronta perfettamente corrispondente al dito, si vedrebbero finanche le impronte digitali. Ecco la vera corrispondenza. Dinanzi all’ordine del creato, l’uomo deve corrispondere con l’ordine di sé.

7

Dinanzi alla perfezione del creato, l’uomo deve corrispondere con il raggiungimento della perfezione del suo esistere. E cos’è questa perfezione? La santità, glorificazione vera di ciò che Dio ci ha donato.

8

Questa corrispondenza produce inevitabilmente bellezza, perché si tratta di una corrispondenza a ciò che il Sommamente Bello (Dio) ha voluto per la natura.

9

Se ci si rifiuta di corrispondere, allora sì che vien fuori il brutto, perché si propone qualcosa che è alternativo a ciò che Dio ha voluto; e non c’è Bello possibile che possa essere alternativo alla Somma Bellezza di Dio.

10

Quando si corrisponde con la propria santità si esprime uno spettacolo meraviglioso …come quello del sole che tramonta oltre l’orizzonte del mare: il sole che corrisponde inconsapevolmente (ma corrisponde!) alle leggi di Dio.

Al Signore Gesù 

Signore, ti contemplo nella tua perfezione.

Aiutami a seguirti, a prenderti come modello, affinché anch’io possa, malgrado la mia pochezza e la mia bassezza, tendere verso la tua pienezza e la tua altezza.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei la creatura che più perfettamente ha corrisposto al volere di Dio.

In Te l’ordine creaturale ha raggiunto la massima espressione.

In Te la santità creaturale ha raggiunto la vetta più alta.

E tutto questo si palesa nella tua incommensurabile bellezza.

Madre, àncorami alla tua bellezza.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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