BORRACCIA – 17 settembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Signore Gesù Cristo, (…) per infiammare i nostri cuori col fuoco del tuo amore hai rinnovato nel corpo del beatissimo Francesco le sacre piaghe della tua passione, concedici propizio, per i suoi meriti e le sue preghiere, di portare costantemente la croce…
(Orazione dalla Messa delle Sacre stigmate di San Francesco)

I SORSI

1

Cari pellegrini, il camminare per lunghi tratti è già di per sé una fatica. Una fatica che può essere selettiva. Se si hanno dei pesi da trasportare, se si ha un corpo un po’ troppo in carne, se si hanno tanti anni sul groppone, diventa tutto più difficile. Ma immaginate se a tutto questo si aggiungessero anche delle scarpe strette. Sarebbe terribile. E se lo si dovesse fare ugualmente, sarebbe una sofferenza non indifferente.

2

Non si può negare: tutto il mondo poggia sulla Croce. Anzi, tutto l’universo poggia sulla Croce, perché li’, sul Calvario, Il Signore ha redento la creazione.

3

Certo, la Croce non è il compimento. Essa non ha detto l’ultima parola. Se fosse così, direbbe san Paolo, “vana” sarebbe la nostra fede” (1 Corinzi 15).

4

Ma è anche vero che la Croce è il momento in cui tutto si spiega e tutto si risolve.

5

Eppure la Croce ci scandalizza. Anzi ce ne vergogniamo.

6

Oggi va di moda un Cristianesimo senza Legge e un Cristianesimo senza Croce.

7

La Croce è stata tolta dappertutto: non solo dalle strutture sociali e politiche, ma finanche dagli altari. E addirittura essa non campeggia esternamente nemmeno in qualche chiesa di nuova costruzione.

8

André Malraux (1901-1976), scrittore e politico francese dalle idee tutt’altro che interessanti e condivisibili, scrive nel suo Les noyes d’Altenburg: “L’uomo sa che il mondo non è su scala umana; e vorrebbe che lo fosse.” Parole che vogliono significare un desiderio intimo dell’uomo, ovvero fare in modo che il mondo e la vita siano a propria misura. In un certo qual modo che siano “comodi”.

9

Come potrebbe essere possibile questo? Potrebbe essere possibile se l’uomo risolvesse il proprio esistere e le drammaticità che albergano nel suo esistere, prima fra tutte il dolore e la morte.

10

La Croce è questa possibilità. Anzi, è l’unica possibilità. E’ con la Croce che l’uomo, pur non evitando la sofferenza, la risolve. Perché è nella Croce il senso del soffrire.

11

Ed è talmente vero questo, che il Signore continua a scegliere delle anime che non solo portano la Croce interiormente, ma la mostrano anche all’esterno, vedi san Francesco e altri stimmatizzati.

12

Cari pellegrini, quando l’uomo adora la Croce di Cristo e la pone dinanzi al suo cammino, la fatica non sparisce, né tantomeno sparisce il dolore, ma tutto diventa più umano, tutto diventa più comodo. Come quando ci si può liberare di scarpe strette e finalmente calzare scarpe comode. Il faticoso sentiero da percorre non sparisce, né diventa più breve …ma più agevole, si!

Al Signore Gesù

Signore, fa che mai mi vergogni di Te; e non solo a parole; soprattutto nei fatti.

Fa che non mi vergogni del tuo calvario.

Dei tuoi flagelli.

Degli sputi che hanno offeso e sporcato il tuo volto.

Fa che non mi vergogni della Tua Croce!

Alla Regina dello Splendore

Madre, con Te a fianco accetterò la Croce del Tuo Divin Figlio e la testimonierò quando e come Lui vuole.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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