BORRACCIA – 13 gennaio

Rubrica a cura di


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Verrò verso di Te (Signore) e mi sazierò nella gioia. Il grano della vita macinalo per me in questo momento in cui sono sfinito.

(San Giacomo di Serugh)

I SORSI

1

Cari pellegrini, siamo dinanzi ad una tenera scena. Un anziano è a letto e non può alimentarsi da sé. I suoi pensieri sono vivi. La sua coscienza completa. Coglie la sua precarietà. Ma non è autosufficiente. Ha bisogno di essere aiutato. Ha bisogno di essere imboccato.

2

Qual è il sacramento più grande della nostra Fede? Il Battesimo? No. Il Battesimo è il sacramento più importante. Senza il Battesimo non si può divenire figli di Dio, non si può entrare nella Chiesa e ricevere gli altri sacramenti. Ma il Battesimo non è il sacramento più grande. Il più grande è l’Eucaristia dove si riceve non solo la presenza spirituale, ma anche la presenza reale (in corpo, sangue e divinità) di Dio stesso.

3

Sant’Agostino diceva che scrutare i disegni di Dio è da stolti. Stolti non vogliamo essere, per cui non lo faremo. Però possiamo chiederci se la presenza dell’Eucaristia rientri pienamente nella logica della nostra Fede.

4

La risposta non può che essere affermativa. Lo abbiamo detto più volte: il Dio Cattolico non è solo un Dio che esiste, ma che c’è. Cioè è presente in mezzo a noi e costituisce -come dice molto bene san Tommaso d’Aquino- la causa sussistente di tutto ciò che esiste.

5

Il Dio Cattolico è un Dio che vuole stare a fianco a noi; che in un certo qual modo si mette “a servizio” (nel senso ovviamente corretto del termine). Un Dio che arriva perfino a farsi mangiare.

6

Nelle parole che costituiscono l’acqua di questa borraccia, San Giacomo di Serugh (451-521) dice che il Dio Cattolico è un Dio che ci è talmente vicino che oltre a farsi mangiare (l’Eucaristia), ci dà da mangiare.

7

Egli infatti dice che la presenza di Dio sazia (Verrò verso di te, o Signore, e mi sazierò nella gioia) e che questo Dio ci sostiene macinando il cibo che ci serve per riprenderci dalla nostra stanchezza (il grano della vita, macinalo per me in questo momento in cui sono sfinito).

8

Il poeta russo Evtusenko (1932-2017) in alcuni suoi famosi versi descrive una comune mattina di operai che vanno al lavoro: “In stracarichi tranvai accalcandoci insieme, dimenandoci insieme, insieme barcolliamo. Uguali ci rende una grande stanchezza.” Si dovrebbe essere pimpanti, è mattino presto e il riposo notturno ha permesso di recuperare le forze. E invece si parla di stanchezza: “Uguali ci rende una grande stanchezza.”

9

E’ la stanchezza di chi lavora senza un perché. Di chi deve sacrificarsi senza un perché. E’ la stanchezza di chi è convinto che non c’è un qualcuno pronto a sostenere. Tant’è che Evtusenko parla anche di barcollamento: “…dimenandoci insieme, insieme barcolliamo…”

10

Il Dio Cattolico è invece il sostegno. E’ il nutrimento. Ma anche Colui che nutre.

11

Cari pellegrini, torniamo alla scena da cui siamo partiti. L’anziano attende che una brava persona l’aiuti. Senza di lei, non gli sarà possibile vivere. Così è anche per noi. Senza il Signore che c’ “imbocchi” il Suo aiuto, sarebbe per noi la fine.

Al Signore Gesù

Signore, ti chiedo la grazia di poter essere sempre accanto a Te.

Tu sei il mio sostegno.

Tu sei il mio cibo con cui alimentare i muscoli per il mio cammino.

Alla Regina dello Splendore

Madre, stretto a Te, mi alimenterò del Tuo Divin Figlio.

Stretto a te, non mi mancherà il Cibo della vita.

Stretto a Te, non avrò mai più fame.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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