BORRACCIA – 28 settembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

E siccome eri accetto a Dio, fu necessario che la tentazione ti mettesse alla prova.
(Tobia 12,13)

I SORSI

1

Cari pellegrini, questa frase fa da acqua anche ad un’altra borraccia. L’abbiamo voluta riprendere perché ci serve per riflessioni importanti.

2

Nella foto che accompagna questa borraccia è raffigurata una spada. E’ un’immagine che riconduce alla milizia, alla lotta. Il cristiano è infatti chiamato a combattere. Non solo: è chiamato anche ad assumere nell’ambito della sua vita una dimensione “eroica”.

3

Prima di tutto un semplice, ma utile ripasso di buon catechismo. La Chiesa si divide in tre parti: la “Chiesa trionfante”, formata dalle anime che trionfano in Paradiso; la “Chiesa purgante”, formata dalle anime che si stanno purificando in Purgatorio; e finalmente la “Chiesa militante”, formata dalle anime che sono sulla terra combattendo per conquistarsi la salvezza.

4

Dunque, noi formiamo una parte della Chiesa che non si chiama del “volemose bene” né “dell’assistenza sociale” né “dell’organizzazione dei piani pastorali” o “delle marce della pace“… bensì si chiama “militante“, cioè combattente.

5

Quali nemici bisogna combattere? I tre più feroci nemici: la Carne, il Mondo e il Diavolo. I primi due significano un combattimento contro di sé. Il terzo un combattimento contro un nemico esterno.

6

La Carne è costituita dal nostro egoismo, dal credere che tutto sommato ciò che è importante è il vivere comodamente e lo stare bene nel corpo. Senza pensare che prima di ogni cosa viene la salvezza dell’anima e che, per questa, si deve essere disposti a qualsiasi sacrificio, anche a dare la propria vita.

7

Il Mondo è costituito dal desiderio di potere, il padroneggiare sugli altri, dimenticando che l’unico, vero e necessario padroneggiamento è solo su di sé. Il Mondo è la pochezza di conservare a tutti i costi il proprio potere a discapito dell’Ideale.

8

E poi viene il Diavolo, per il quale non servono spiegazioni. Colui che come “leone ruggente” (1 Pietro 5) cerca in tutti i modi di farci perdere l’anima.

9

Ma il vero combattente deve continuamente allenarsi, non può impigrirsi, non può oziare. Ed ecco che la Provvidenza permette tentazioni pesanti. Le permette soprattutto a coloro che desidera arrivino ad una gloriosa vittoria.

10

Sì, Dio permette che veniamo tentati: per provarci. Un’altra verità dimenticata in questo clima di cristianesimo poco virile e -pertanto- poco persuasivo ed affascinante.

11

Lo scrittore francese André Malraux (1901-1976), nel suo romanzo La speranza, scrive: “Non ci sono cinquanta modi di combattere, ce n’è uno solo: vincere.”

12

E infatti -cari pellegrini- la spada è il nostro destino. E il destino vale la pena di seguirlo se si chiama “vittoria”.

Al Signore Gesù

Signore, il tuo esempio nella Passione mi sia da guida.

Hai sofferto come hai sofferto; e hai accettato tutto eroicamente.

Il mondo ti derideva, e Tu lo hai vinto.

Coloro che ti hanno crocifisso sono spariti dalla storia, mentre Tu, Signore, ne sei il Re.

Aiutami, Signore, nel seguirti sulla via del Calvario.

Alla Regina dello Splendore

Madre, ogni giorno incombe su di me la tentazione.

Ogni giorno si avverte il peso di seguire il Tuo Divin Figlio sulla via della Croce.

Ma so che Tu mi sei accanto.

Mi segui con il Tuo sguardo premuroso.

Asciuga il sudore della mia fatica.

Rinfrancami, con la tua dolcezza, dalla durezza del vivere.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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