BORRACCIA – 17 giugno

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Mio amato Redentore, ecco il mio cuore, te lo affido interamente; non è più mio, è tuo.

(Sant’Alfonso Maria dei Liguori)

I SORSI

1

Cari pellegrini, i gioielli, l’argenteria e ciò che eventualmente si avesse di prezioso dove solitamente vengono custoditi? In un luogo sicuro. Una buona cassaforte fa ottimamente al caso.

2

Solo gli ingenui non si preoccupano e pensano che ciò che è prezioso potrebbe stare a vista e alla portata di tutti.

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Nell’acqua di questa borraccia sant’Alfonso affida interamente il suo cuore a Gesù, precisando di regalarlo totalmente a Lui.

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Perché dice questo? Per un motivo che può sembrare paradossale ma non lo è. Perché vuole salvare ciò a cui tiene.

5

In un certo qual modo possiamo dire che sant’Alfonso regala a Dio il suo cuore perché lui stesso (sant’Alfonso) lo possa possedere meglio, per far sì che non si perda e venga custodito nel modo migliore possibile.

6

Gabriele D’Annunzio (1863-1938) è stato quello che è stato e ha scritto quello che ha scritto, ma è bellissima una delle frasi che prediligeva e che aveva scoperta incisa in una pietra del focolare. La frase dice così: “Io ho quel che ho donato”.

7

E’ vero. Se si dona, si possiede; se non si dona, si finisce con il perdere.

8

Attenzione: non solo se non si dona, si finisce con il perdere, ma si finisce anche con il perdersi, cioè con il perdere se stesso.

9

Il motivo è presto spiegato. Perché quando si pretende di possedere totalmente ciò che si ha, si finisce con l’esserne posseduti, cioè con il diventarne schiavi.

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Ed ecco perché sant’Alfonso affida il suo cuore a Gesù: affinché questo si salvi, affinché venga adeguatamente custodito; e quindi per poterlo ritrovare.

11

Come quando si mettono al sicuro i gioielli. Verrà il giorno in cui si ritroveranno senza la delusione di scoprirli trafugati.

Al Signore Gesù

Signore, io non sono sant’Alfonso; sono quello che sono, ma anch’io voglio donarti il mio cuore.

E’ ben poca cosa, ma accettalo e custodiscilo.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei colei che più di tutte le creature si è donata al Signore.

E Tu sei Colei che più di tutte ha ricevuto il dono di Dio stesso. L’hai avuto nel tuo grembo!

Hai donato il tuo cuore e Dio ti ha donato il suo.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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