BORRACCIA – 10 agosto

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Non comprenderemo mai nulla non solo della perfezione e della santità, ma neppure del semplice cristianesimo, se non ci persuadiamo che il fondo essenziale è costituito dallo stato di figlio di Dio, dalla partecipazione per mezzo della grazia santificante alla filiazione eterna del Verbo incarnato. 

(Dom Columba Marmion, Cristo nei suoi misteri, III, 6.)

I SORSI

1

Cari pellegrini, tempo fa ogni tanto si sentiva della scoperta di qualche falso medico. “Tempo fa”, perché si trattava di persone che avevano “approfittato” della confusione bellica e post-bellica per ottenere falsi diplomi di laurea in Medicina. Eclatante fu la notizia scoppiata in una città del Nord. Un affermato ginecologo, che aveva con successo operato tante donne e che passava per l’appunto come un ottimo chirurgo, non si era mai laureato. Immaginate che faccia dovettero fare le donne che erano state operate da lui quando vennero a conoscenza della cosa.

2

Non ci rendiamo conto, ma stiamo correndo un grande pericolo. Quello di perdere il vero significato dell’ “essere cristiano”, di non saper più capire che la vita del cristiano altro non è che conformarsi a Cristo e vivere della Sua Vita; che senza la grazia santificante si possono fare anche le cose più belle e più grandi, ma nulla valgono per la vita eterna.

3

Le cause di questo pericolo sono varie. La prima è senz’altro la nostra natura ferita che tende a cercare ciò che è più comodo e ad evitare ciò che è più difficile. E’ evidente che un cristianesimo che si misuri solo con il semplice “fare” e con il semplice “sapere” è più agevole di un cristianesimo che obblighi alla conformazione della propria volontà a quella di Cristo: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me.” (Galati 2).

4

Ma c’è anche un altro motivo. Ed è un “giocare al ribasso” nella vita cristiana. Un “giocare al ribasso” che è facilmente ravvisabile nella pastorale contemporanea.

5

E’ evidente che il “rigorismo” è un errore non compatibile con l’autentico messaggio cristiano; ma non è compatibile con il messaggio cristiano nemmeno una sorta di “semi-lassismo”. La misericordia è sempre nei confronti del peccatore, mai del peccato.

6

Inoltre, anche il peccatore va invitato –pur con tutta la pazienza possibile- a salire la scala della santità. L’obbligo alla santità è per tutti.

7

Dom Marmion, nel suo Cristo nei suoi misteri (III, 6) lo dice chiaramente: “Tutti gli insegnamenti di Gesù e degli Apostoli si riassumono in questa verità, tutti i misteri di Gesù tendono a determinare questa realtà dell’anima nostra.”  La verità a cui si riferisce è quella citata prima: lo stato di “figlio di Dio”, la partecipazione per mezzo della grazia santificante alla filiazione eterna del Verbo incarnato.

8

Italo Calvino (1923-1985) scrive: “Perché indugio in malinconie inessenziali? Perché mi manca l’essenziale accanto a me”. Ed è così: quando ci si lascia prendere dall’inessenziale è perché si è smarrito l’essenziale; e -ironia della sorte- il primo, l’inessenziale, diviene un falso-essenziale.

9

Da qui lo smarrimento umano. Se si dimentica di essere figli di dio e di dover vivere da figli con Dio (cioè nella sua Grazia), si perde tutto.

10

Cari pellegrini, torniamo all’immagine da cui siamo partiti. Lungi da noi fare un’esaltazione né sminuire la gravità di truffe di professioni mediche senza lauree, resta però il fatto che tali situazioni ci insegnano che la teoria senza la pratica serve a poco, piuttosto è il contrario. Il falso ginecologo, di cui sopra, operava molto bene. E operava forse meglio di tanti altri chirurghi realmente laureati.

11

Così anche per la vita cristiana: essa è appunto “vita” e, se non diventa tale con la Grazia, non ha nulla di cristiano, anzi… si possono dire e fare le cose più belle, ma è pura teoria; come pretendere di fare una difficile operazione chirurgica dopo che si è studiato il corpo umano solo sui libri e senza mai averlo visto concretamente.

Al Signore Gesù

Signore Gesù, ti chiedo che capisca cosa significhi essere davvero cristiano e che abbia la forza e la capacità di farlo capire anche a coloro che mi farai incontrare lungo il cammino.

Signore, c’è una bellezza straordinaria in tutto questo: il non farsi prendere dall’ansia del fare, di quell’agire personale che spesso si è tentati a ritenere la soluzione a tutto.

No, la bellezza sta nel vivere della Tua Vita.

Fatto questo, rinnovato continuamente questo, allora sì che l’agire ha senso; e ogni cosa che si fa, fruttifica, perché fatta in Te, con Te e per Te.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei la Regina di tutto, anche della vita interiore.

Nessuno più di Te ha vissuto e vive un’intimità così perfetta con il Signore.

Tra i tanti paradossi, Tu hai vissuto anche questo, che è stupendo: offrivi ospitalità a Dio e nello stesso tempo Dio ti ospitava in sé più di ogni altra creatura.

Ecco perché rinnovo il mio desiderio di vivere sempre con Te, Madre.

Voglio che la mia mano sia sempre nella Tua: ospitami nella Tua vita affinché possa ospitare in me la Vita del Tuo Divin Figlio.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


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