BORRACCIA – 15 maggio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi ogni tanto. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione, che si sorseggia ogni tanto. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

“Le luci dell’alba e quelle abbaglianti del sole a mezzogiorno fanno parte della stessa giornata. Così la fiducia e la speranza appartengono alla stessa virtù: l’una non è che il pieno sviluppo dell’altra.”

(Padre Raymond de Thomas de Saint-Laurent – Il libro della Fiducia)

I SORSI

1

Cari pellegrini, torniamo ad un esempio gastronomico. Alcuni amici ci hanno invitato a pranzo. Entriamo nella loro casa, salutiamo, porgiamo dei fiori (non è bene presentarsi nelle case altrui senza nulla in mano), ma mentre facciamo tutti questi convenevoli, un gradevolissimo profumo invade le nostre narici. E mentre parliamo e sorridiamo, pensiamo tra noi: …se questo è il profumo, sicuramente il pranzetto che ci hanno preparato sarà con i fiocchi.

2

Il profumo non è il cibo, ma fa parte del cibo. Il profumo non si mangia. Anzi, ci fa aumentare l’appetito perché suscita una serie di sensazioni che sono quelle che sono.

3

Il profumo non è il cibo che masticheremo ed assaporeremo, eppure fa parte del cibo.

4

Padre Raymond de Thomas de Saint-Laurent è l’autore del famoso Libro della fiducia, un testo preziosissimo che consigliamo a tutti di leggere e soprattutto di meditare. Egli, con le parole che abbiamo scelto come acqua di questa borraccia, fa capire che Fiducia e Speranza fanno parte della stessa virtù.

5

La Speranza teologale è certezza che si realizzerà ciò che ancora non si è realizzato. Non è un’incertezza del tipo: chissà… speriamo che accada questo e non quello… No, la Speranza teologale è assicurazione che ciò che dovrà accadere, accadrà.

6

Perché la Speranza è sempre preceduta dalla Fiducia? Risposta: perché abbiamo bisogno di capire che ciò che deve accadere, che ciò che dobbiamo fare, che ciò dobbiamo scegliere, è effettivamente la verità in sé ed è il meglio per noi.

7

Adamo ed Eva commisero un peccato di fede. Non nel senso che dubitarono dell’esistenza di Dio, non potevano farlo, perché nel paradiso terrestre vivevano la familiarità con Dio: ogni giorno, Dio scendeva nel giardino a passeggiava con Adamo ed Eva (Genesi 3). Ma, malgrado fossero convinti dell’esistenza di Dio, commisero ugualmente un peccato di fede, perché preferirono -per comodità e orgoglio- credere che la proposta del Serpente fosse più “vera” del comando di Dio. Vollero avere più fiducia nel Serpente che non in Dio.

8

La loro fiducia fu sbagliata; e così smarrirono la Speranza, nel senso che fu per loro, e per i discendenti, sbarrata la porta del Paradiso.

9

La fiducia è qualcosa che attiene alla verità. Una verità in sé e per noi.

10

In sé, perché non è intelligente dare fiducia a chi non se la merita. Dio, invece, è Colui che unicamente merita la nostra piena fiducia. Dare fiducia agli idoli, alle proprie ambizioni, al proprio orgoglio (come hanno fatto Adamo ed Eva) sarebbe da stolti.

11

Ma -dicevamo- la fiducia è qualcosa che fa riferimento anche alla verità per noi. Ovvero: solo Dio ci conosce  per quello che siamo. Noi non ci conosciamo così bene come Dio ci conosce. E quando Dio permette nella nostra vita delle prove, pensiamo scioccamente che non facciano per noi… e invece fanno per noi, eccome.

12

Fiducia e Speranza stanno insieme. La prima precede la seconda. E se la prima è vera e riposta in Colui che merita che si riponga (Dio), anche la Speranza sarà pienamente felice. Come un buona pietanza: quando l’odorino è gradevole, lo sarà anche ciò che sarà nel piatto.

Al Signore Gesù

Signore, fa che aumenti la mia fiducia in Te.

Quando tutto potrebbe tentarmi e farmi cedere, io ti chiedo che non perda mai la fiducia in Te.

I Santi paradossalmente solevano affermare: Signore, anche se mi ammazzi, non perderò mai la fiducia in Te! Ecco, Signore, questo io voglio e ti dico.

Alla Regina dello Splendore

Madre, nessuno più di Te è stata creatura di fiducia.

Una certa -aberrante- teologia oggi vorrebbe insinuare che forse anche Tu hai avuto momenti di sfiducia. Che sciocchezze! E che offesa a Te e a Dio!

Convinto che Tu sei il vero modello di Fiducia, vengo da Te a mendicarla.

Anzi, rinnovo la mia intenzione di stare sempre stretto a Te, così da alimentarmi della tua Fiducia.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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