MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Domenica di Passione

Introito

(Salmo 42,1-2,3)

Fammi giustizia, o Dio; difendi la mia causa contro gente spietata; salvami da uomini iniqui e perfidi, tu che sei il mio Dio e la mia forza! Manda la tua luce e la tua verità, esse mi guidino e mi conducano al tuo monte santo, verso il luogo del tuo soggiorno. Fammi giustizia.


Epistola

(Ebrei 9, 11-15)

Fratelli, Cristo venuto come pontefice dei beni futuri, attraversando un tabernacolo più grande e più perfetto, non fatto da mano d’uomo, cioè non di questa creazione, non col sangue dei capri e dei vitelli, ma col proprio sangue entrò una volta per sempre nel Santuario, dopo aver ottenuta la redenzione eterna. Ora se il sangue dei capri e dei tori e la cenere di vacca, aspergendo gl’immondi, li santifica quanto alla purità della carne, quanto più il sangue di Cristo che per lo Spirito Santo ha offerto se stesso immacolato a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, per servire a Dio vivo? E per questo Egli è mediatore d’una nuova alleanza, affinché, interposta la sua morte per redimere le prevaricazioni avvenute sotto la prima alleanza, i chiamati ricevano la promessa dell’eterna eredità di Gesù Cristo nostro Signore. 


Graduale 

(Salmo 142,9, 10, 17,48-49)

Liberami dai miei nemici, o Signore, insegnami a fare la tua volontà. Tu mi liberi, o Signore, da furiosi nemici; Tu mi innalzi sopra i miei avversari, mi liberi dall’uomo perverso.


Tractus

(Salmo 128,1-4)

Quanto mi perseguitarono fin dalla mia giovinezza! Lo sa Israele quanto mi hanno perseguitato dalla mia giovinezza! Non ebbero il sopravvento; contro di me si sono accaniti i miei avversari. Hanno aperto nei miei fianchi delle piaghe, ma il Signore giusto ha sventato le insidie dei malvagi.


Vangelo

(Giovanni 8, 46-59)

In quel tempo, Gesù diceva alla turba dei Giudei: Chi di voi mi potrà convincere di peccato? Se io dico la verità perché non mi credete? Chi è da Dio, ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio. Replicarono i Giudei: Non diciamo con ragione che tu sei un Samaritano e indemoniato? Gesù rispose: Io non sono indemoniato, ma onoro il Padre mio e voi mi vituperate. Ma io non cerco la mia gloria, c’è chi ne prende cura e ne giudica. In verità, vi dico: chi osserva i miei comandamenti non vedrà morte in eterno. Gli dissero allora i Giudei: Ora vediamo bene che tu sei posseduto da un demonio. Abramo è morto, così pure tutti i profeti e tu dici: Chi osserva i miei comandamenti non vedrà morte in eterno. Sei forse tu da più del padre nostro Abramo, il quale è morto? Ed anche i Profeti sono morti. Chi credi mai tu di essere? Gesù rispose: Se io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla: vi è a glorificarmi il Padre mio, il quale voi dite che è il vostro Dio; ma non lo avete conosciuto. Io sì che lo conosco, e se dicessi che non lo conosco, sarei, come voi, bugiardo. Ma io lo conosco ed osservo le sue parole. Abramo, vostro padre, sospirò di vedere il mio giorno: lo vide e ne tripudiò. Gli opposero i Giudei: Non hai ancora cinquant’anni e hai veduto Abramo? Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse nato, io sono. Dettero allora di piglio alle pietre per tirarle contro di lui, ma Gesù si nascose, ed uscì dal tempio. 


Meditazione

  1. Nel Vangelo di questa Domenica vi è uno di quei passaggi in cui chiaramente Gesù dice di essere Dio: “In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse nato, io sono”.
  2. In questo “io sono” c’è il richiamo a ciò che Dio disse di se stesso a Mosè: “Io sono colui che sono”. (Esodo 3)
  3. Gesù fa capire ai Giudei che l’autentica comprensione di se stesso debba partire da un dato: che Lui viene da Dio, e cioè che Lui è Dio.
  4. Questo, ovviamente, Gesù lo dice anche ad ognuno di noi.
  5. Se invece si volesse capire Gesù, accettarlo e perfino esaltarlo, trascurando o negando questo dato, si andrebbe dietro un fantasma e non si potrà mai essere di Cristo.
  6. Pensiamo a tutti coloro che esaltano Gesù di Nazareth, ritenendolo un grande pensatore, ma negando la sua divinità.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, anch’io posso essere tentato di “modificare” la mia idea sul tuo Divin Figlio.
  2. Anch’io posso essere tentato di renderlo funzionale alle mie convinzioni e alle mie abitudini.
  3. Stando però accanto a Te e facendomi guidare da Te, ciò non avverrà.
  4. Scegliendo Te, si sceglie il vero, autentico, Gesù.
  5. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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