BORRACCIA – 17 maggio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi ogni tanto. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione, che si sorseggia ogni tanto. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Dio disse a santa Caterina da Siena:  “Ogni creatura che ha in sé ragione ha la vigna per se medesima, cioè la vigna dell’anima sua; della quale la volontà col libero arbitrio nel tempo ne è il vignaiolo, cioè mentre che egli vive. Ma poi che è passato questo tempo, non può più fare alcun lavoro, né buono né cattivo; ma mentre che egli vive può lavorare la vigna sua, nella quale Io l’ho messo.”

(Santa Caterina da Siena – Dialogo della Divina Provvidenza, 23)

I SORSI

1

Cari pellegrini, nel nostro cammino c’imbattiamo in un contadino che sta piantando una vigna. Il poverino fa molta fatica perché sta lavorando su un terreno impervio e sassoso. Notiamo che con grande sforzo deve scavare per inserire i paletti.

2

Il Signore dice a santa Caterina da Siena che ognuno di noi è un vignaiolo e che la vigna è la nostra anima. A noi spetta lavorarla.

3

Dalle nostre scelte, da come usiamo la nostra libertà, possiamo far sì che sia una vigna che porti buona uva oppure una vigna che sembra tale ma che in realtà non dà frutti buoni.

4

Dunque, Dio ci ha donato l’anima nostra e su questa dobbiamo lavorare.

5

C’è però una questione importante e che è sottintesa nelle parole che Dio rivolse a santa Caterina, ovvero che a noi spetta il lavoro nella nostra vigna (l’anima), ma che il terreno su cui piantare questa vigna non è sempre uguale né tantomeno rimane sempre identico. Il terreno può essere in pianura, ma anche in difficoltosa salita. Può essere friabile e facilmente lavorabile; così come duro e perfino sassoso.

6

In tutti i casi siamo chiamati a lavorare sul terreno che la Provvidenza ci offre. Non ci sono scusanti. Se il terreno è duro e difficile, non possiamo rivendicare alcuna giustificazione.

7

Cari pellegrini, c’è però una consolazione. Non solo la vite attecchisce in tutti i terreni, da quelli più sabbiosi a quelli più ciottolosi, ma i terreni più marmosi e calcarei spesso offrono dei vini ancora più profumati. Fuor di metafora: quando nella vita s’inserisce la sofferenza, questa diventa l’occasione per rendere la nostra vigna (cioè la nostra anima) capace di dare un’uva preziosa per produrre vini profumati e saporosi.

8

Ecco perché il contadino che stiamo osservando e che sta lavorando con grande sforzo per piantare una vite su un terreno così difficile, sta in realtà facendo un lavoro intelligente di cui dobbiamo rendergli merito.

Al Signore Gesù

Signore, la mia anima non è un terreno facile su cui lavorare; ma so che con la tua forza riuscirò a far sì che da essa possa fruttificare una vigna così come tu desideri.

 Donami la tua forza, e potrò gustare il vino della mia vigna.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu a Cana ti accorgesti che i commensali non avevano più vino e invitasti Gesù a risolvere il problema.

Anch’io posso trovarmi in una difficoltà simile. Posso essere incapace di lavorare la vigna della mia anima per far sì che venga un buon vino.

Ma con te a fianco so che questa incapacità sarà risolta. Tienimi per mano e riuscirò a fare la volontà del Tuo Divin Figlio.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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2 Comments on "BORRACCIA – 17 maggio"

  1. Le nozze di Cana! E’ sempre stato uno degli episodi più amati da me, perché è una testimonianza di quanto può ottenere la fiducia in Lui!
    Alla richiesta della Mamma il Figlio risponde all’apparenza negativamente, ma la Mamma certa di poter contare su di Lui,
    indica ai servi “Fate quello che Lui vi dirà”.
    E l’acqua nelle giare si trasforma in vino, in un ottimo
    vino!
    Quindi Maria è la prima testimone di quanto può ottenere la
    fede in Lui: anche cose impossibili.
    ***
    Vi ringrazio di cuore per tutti i doni che ci fate!

  2. Bellissimo messaggio….come sempre illumina…..
    Grazie Professore

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