BORRACCIA – 18 luglio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Tenete ben stretto quello che avete ricevuto, conservatelo nella gioia, non vogliate più peccare.
(San Paciano Vescovo)

I SORSI

1

Cari pellegrini, stiamo camminando lungo il sentiero di un bosco. La giornata è mite e splende un bel sole. Si sentono tanti uccelli cinguettare. Richiamati da questa sinfonia, il nostro sguardo cade su un nido. Lo osserviamo attentamente. Ci colpisce il modo come è stato costruito: far sì che i piccoli siano adeguatamente riparati dalle intemperie e quindi ben “conservati”. Poi scorgiamo che arriva la “mamma” a portare del cibo ai piccoli. Tanti minuscoli becchi si spalancano contenti per ricevere ciò che viene loro offerto. E poi pensiamo subito che di lì a non molto quei piccoli, grazie al nido che li ha riparati (la conservazione) e al cibo portato loro (la gioia), saranno pronti per spiccare il volo, andare liberi verso l’alto e vivere lontani dal fango della terra.

2

L’ acqua di questa borraccia è formata da alcune parole di san Paciano, che fu vescovo di Barcellona nel IV secolo. In queste parole sono tre i punti che vanno evidenziati: il conservare, il gioire e l’eliminare il peccato.

3

San Paciano dice che al cristiano non spetta fare chissà che cosa. Piuttosto il suo primo impegno è conservare ciò che gli è stato donato. Ma conservare cosa? La Fede. La Fede integra, che poi di fatto è conservare Dio. Se ci si decide a far questo, non gli mancherà nulla.

4

Senza questo tesoro (che è Dio!), si possono fare le cose più grandi, più importanti per il mondo, non servirebbero a nulla… e non servirebbero nemmeno al mondo, perché questo (il mondo) ha bisogno dell’autentica testimonianza cristiana, ha bisogno che il cristiano lo “lieviti”.

5

E veniamo al secondo punto: il gioire. Qual è il “lievito” che il cristiano deve offrire al mondo? La testimonianza. In questo caso la testimonianza della gioia, che ovviamente non coincide con il ridere o l’essere scanzonati, bensì con il testimoniare la propria realizzazione, cioè che con Dio tutto si “ordina” nella vita, che con Dio la sofferenza non fa disperare bensì acquista senso.

6

Ma dopo la conservazione, dopo la gioia, c’è l’unione con Dio, senza la quale i primi due punti non solo non avrebbero senso, ma svanirebbero dopo pochissimo. L’unione con Dio, ovvero la Vita di Grazia, eliminare il peccato, odiarlo, capire che esso è la più grande tragedia che può capitare nella propria vita.

7

Cari pellegrini, questi tre punti sono tutto; sono il tutto della vita cristiana e sono quindi anche il tutto della vita umana, perché non c’è autentica vita umana senza Cristo, che non a caso ha detto: “Io sono la Vita…” (Giovanni 14)… e non “Io sono una vita…”

8

Torniamo all’immagine da cui siamo partiti: il nido e la nidiata. Torniamo ad osservarlo attentamente. Ci colpisce il modo come è stato costruito: far sì che i piccoli siano adeguatamente riparati dalle intemperie e quindi ben “conservati”.

9

Ripetiamo le osservazioni fatte prima: … poi scorgiamo che arriva la “mamma” a portare del cibo ai piccoli e tanti minuscoli becchi si spalancano contenti per ricevere ciò che viene loro offerto. C’è in questo una “gioia” che si manifesta. E poi pensiamo subito che di lì a non molto quei piccoli, grazie al nido che li ha riparati (la conservazione) e al cibo portato loro (la gioia), saranno pronti per spiccare il volo, andare liberi verso l’alto e vivere lontani dal fango della terra (allontanarsi dal peccato).

Al Signore Gesù

Signore, fa che conservi la Fede, che gioisca della tua Presenza, che mi allontani da tutto ciò che potrebbe allontanarmi da Te.

Alla Regina dello Splendore

Madre, legato a Te, conserverò la fede.

Legato a Te, vivrò con il Tuo Divin Figlio.

Legato a Te, odierò il peccato.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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