Quando anche una brava nonna ti fa pensare alla crisi della Chiesa….

di Pierfrancesco Nardini

Una signora di una certa età si lamentava con un’amica della poca conoscenza della fede da parte della catechista della nipote.

Detto che è confortante trovare chi è in grado di rendersi conto dei cambiamenti degli ultimi decenni, proprio questa conoscenza può permettere di cercare le cause di questa situazione (almeno alcune).

Una prima causa è che una volta l’unico addetto ad “insegnare religione” era il parroco, non c’erano catechisti laici. Questo era dovuto, oltre al maggior numero di preti, anche al fatto che ogni singolo parroco, anche il più semplice, conosceva bene la dottrina, senza deviazioni di sorta, ed era in grado di trasmetterla in modo semplice e chiaro.

Altra causa è, infatti, la lacunosa conoscenza dell’ integrale ed autentica dottrina cattolica.

Purtroppo non è presunzione chiedersi quanti preti al giorno d’oggi conoscono approfonditamente la propria fede, con i diversi gradi di responsabilità di questa situazione.

Sono infatti all’ordine del giorno episodi di sacerdoti che dicono o fanno qualcosa che manifesta la loro confusione o, peggio, la loro eterodossia. Chissà quanti amici del C3S potrebbero raccontare qualche episodio in tal senso…

Sono i “frutti” della crisi nella Chiesa.

Un’altra causa contribuisce ed è anch’essa frutto della crisi nella Chiesa: la perdita di importanza della figura del prete.

Soprattutto in alcuni ambienti, i laici hanno preso talmente piede da essere, in alcuni momenti, più importanti del sacerdote. Capitano situazioni in cui è il laico a spiegare cose della fede e non il prete (nonostante sia presente).

Questo accade un po’ per quanto detto sopra (poca conoscenza della dottrina), ma anche per effetto di un’errata interpretazione del concetto di *”sacerdozio comune dei fedeli”. Questi, i fedeli, vengono all’atto pratico intesi da alcuni pari ai sacerdoti, con l’unica differenza che non possono celebrare Messa e distribuire i Sacramenti (ma la Comunione già la danno).

C’è infine un’ultima causa: la poca conoscenza o la conoscenza distorta della dottrina di molti fedeli, dovuta all’insegnamento dato loro negli ultimi decenni. È cambiato il modo di credere, partendo dal differente modo di pregare.

Molti fedeli non sono preparati per spiegare bene la dottrina, dato che sono i primi a balbettarla.

Ecco quindi dei catechisti che non conoscono la loro fede (come lamentato dalla signora suddetta).

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