del C3S

Cari pellegrini, forse c’avrete già fatto caso, ma è sensibilmente cambiato il paradigma in merito all’immigrazione. Intendiamo per coloro che finora hanno voluto rapportarsi a questo fenomeno in chiave terzomondista e immigrazionista.

Fino a non molto tempo si gettava acqua sul fuoco e si diceva che tutto sommato non bisognava allarmarsi più di tanto. Che il fenomeno era sotto controllo, anzi sovrastimato. Che un conto erano i dati reali, altro la percezione un po’ “isterica” e “fobica” del fenomeno. Ma poi che -tutto sommato- coloro che arrivavano altro non volessero che vivere pacificamente senza creare problemi.

In questi giorni c’è un contrordine. Il governo sta attuando la politica che attuando, c’è stata l’approvazione del decreto sicurezza, ci sono gli sgomberi… e come commentano coloro nei giorni scorsi parlavano in tutt’altro modo? Che si sta creando un pericolo sociale!

In una trasmissione su Rete 4, Pierferdinando Casini ha paventato problemi a causa della chiusura delle strutture di accoglienza. Si è chiesto cosa faranno adesso questi immigrati per strada, che non sarebbe stato meglio tenerli come tenerli, piuttosto che farli scorrazzare nelle periferie…

Ma allora gli immigrati senza lavoro (ovvamente per i “regolari” il discorso è diverso) sono potenzialmente pericolosi o no? Se adesso si dice di sì, perché non lo si diceva anche prima?

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri