Due notizie per capire fino a che punto si spinge l’antiputinismo occidentale

BERLIN, GERMANY - OCTOBER 19: Russian President Vladimir Putin attends a meeting to discuss the Ukrainian peace process at the German federal Chancellery on October 19, 2016 in Berlin, Germany. The leaders of Russia, Ukraine, France and Germany, known as the Normandy Four, met in Berlin to discuss implementation of the peace plan known as the Minsk Protocol, a roadmap for resolving the conflict in Ukraine after Russian forces invaded in 2014 and annexed the peninsula of Crimea. The United States has threatened renewed sanctions on Russia if the country did not either implement the plan in the coming months or arrive at a plan on how to do so. (Photo by Adam Berry/Getty Images)

Putin, com’era prevedibile, ha stravinto.

E’ vero che aspirava ad una percentuale di elettori più alti, ma è indubbio che abbia stravinto.

Giustamente qualche suo collaboratore ha ironicamente ringraziato la May e Boris Johnson per essersi indirettamente prestati alla realizzazione di questa vittoria.

Putin è uomo dalla storia non cristallina, questo lo si sa. Ma è anche uomo la cui politica è mal digerita dall’establishment occidentale… e questo non può che andare a suo merito.

A conferma di ciò ci sono due notizie proprio di queste ore.

La prima è che le cancellerie occidentali non si sono complimentate con Putin e la sua schiacciante vittoria con il 75% delle preferenze. Il motivo è chiaro: non poter prendere le distanze dalla politica estera del Regno Unito. Ma tutto ciò al di là di ogni logica, perché non sono pochi coloro che affermano che la Russia putiniana non avrebbe avuto alcun interesse a far fuori una spia non più in attività.

La seconda notizia è che l’organizzazione non governativa Avaaz, fondata nel 2007 a New York, concentrata su campagne che vanno dalle questioni climatiche ai diritti umani, e che negli ultimi anni ha avuto un tale sviluppo da far sospettare “alti” finanziamenti, dal 14 marzo scorso sta facendo una campagna affinché .niente di meno!- non si giochino i Mondiali di Calcio in Russia. L’accusa è chiara: la Russia sta compiendo in Siria crimini contro l’umanità! Ora, ammesso e non concesso (come direbbe il buon Totò) che la Russia non si stia comportando bene in medio-oriente, verrebbe da chiedersi: e gli altri? Come si stanno comportando gli altri?

E allora si capisce che il problema non è la Russia. Il problema è Putin e la sua politica.

E su questo si dovrebbe riflettere.

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1 Comment on "Due notizie per capire fino a che punto si spinge l’antiputinismo occidentale"

  1. Non riuscivo a capire questa continua ostilità contro Putin finché non ho letto di recente l’articolo di Giampaolo Rossi.
    E ora voi confermate.
    Grazie.

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