SOSTA: I tre “pensieri” che convinsero il piccolo Domenico Savio a mirare alla santità

Leggiamo dalla Vita di san Domenico Savio, scritta da san Giovanni Bosco che furono solo tre cose che spinsero il giovane Domenico Savio (1842-1857) a mirare alla perfezione della santità.

Nella primavera del 1855 Domenico Savio si trovava da sei mesi all’oratorio di Don Bosco, quando gli accadde di ascoltare una predica sul modo di farsi santi. 

Il predicatore si fermò specialmente a sviluppare tre pensieri che fecero una profonda impressione sull’animo di Domenico, vale a dire:

E’ volontà di Dio che ci facciamo tutti santi: è assai facile riuscirvi; un gran premio è preparato in cielo a chi si fa santo.

Quella predica fu per Domenico come una scintilla che gli infiammò il cuore di amore di Dio. Per qualche giorno non disse nulla, ma era meno allegro del solito, sicché se ne accorsero i compagni e se ne accorse anche don Bosco. Sospettando che ciò provenisse da un’indisposizione fisica, Don Bosco gli chiese se patisse quale che male.

Ma il giovane rispose: Anzi, patisco qualche bene!

Che intendi dire? Interloquì Don Bosco.

Voglio dire che sento un gran desiderio e un vero bisogno di farmi santo. Non pensavo di potermi far santo con tanta facilità; ma ora che ho capito che lo posso fare anche stando allegro, io voglio assolutamente e ho assolutamente bisogno di farmi santo. 

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1 Comment on "SOSTA: I tre “pensieri” che convinsero il piccolo Domenico Savio a mirare alla santità"

  1. Grandezza indimenticabile.

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