Guardando una cicala

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!


Nella solitudine, nel silenzio, nel caldo che costringe a stare in casa… il suono delle cicale si alza.

Un insetto di pochi centimetri, che vive appena un’estate, e che è capace di emettere un suono stridulo, nitidissimo e forte, ma che non dà fastidio.

Un suono di cui ancora non se ne conosce il motivo. Forse un richiamo per le femmine, visto che ad emetterlo sono solo i maschi; forse anche un tentativo di tener lontani uccelli e cavallette che si cibano di questi insetti.

Le cicale non amano spostarsi. Rimangono sugli alberi e si alimentano di linfa. Ma fanno arrivare molto lontano la loro “musica”.

San Tommaso d’Aquino era un giovane allievo del famoso sant’Alberto Magno. Era timido, silenzioso, tant’è che i suoi compagni lo chiamavano il “bue muto”, essendo molto grosso di corporatura. Sant’Alberto Magno aveva però capito di che stoffa fosse fatto quel giovane e disse profeticamente: “Vedrete che un giorno il mondo intero ascolterà i suoi muggiti!” E così fu. Anzi, non solo il mondo di allora, perfino la storia intera fino ai nostri giorni ancora si mette alla scuola di quei “muggiti”.

San Tommaso si nascondeva, ma ciò che scriveva risuonava lontano nello spazio e sarebbe risuonato lontano nel tempo.

Così la nascosta cicala, che da sola, anche se piccola e fragile, riesce a farsi ascoltare lontano allietando gli afosi pomeriggi estivi.

La Verità non sceglie i palcoscenici, non sceglie le piazze per farsi visibilmente ammirare e applaudire, può anche essere nascosta, può anche non farsi immediatamente vedere… ma certamente si fa sentire.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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