Il Catechismo di San Pio X commentato per voi (n.119)

Rubrica a cura di Pierfrancesco Nardini


Domanda: Quali sono i mezzi di santità e di salute eterna che si trovano nella Chiesa?
Risposta: I mezzi di santità e di salute eterna che si trovano nella Chiesa sono la vera fede, il sacrificio, i sacramenti, e gli aiuti spirituali scambievoli, come la preghiera, il consiglio, l’esempio


La Chiesa, come guida sicura dei fedeli, è stata munita da Cristo di tutti i mezzi necessari per indirizzarli verso la santità e la salute eterna.

Con la vera fede, innanzitutto. È lei che conserva intatto integralmente il deposito dell’insegnamento di Gesù. Senza la fede, la vera fede, non ci si può salvare ed è quindi decisivo che la Chiesa la infonda tramite il Battesimo e la coltivi in ognuno con ogni modo possibile (catechismo, omelie, Magistero, ecc…). Vera fede che “si accresce con l’aumento della grazia santificante conferita dagli altri sacramenti, amministrati anch’essi dalla Chiesa” (Dragone).

Lo stesso Dragone nota che “per salvarsi, dopo le virtù teologali, occorre praticare prima di tutto la virtù della religione”. Come insegna anche il Casali, gli atti di religione che l’uomo compie nella sua relazione con Dio sono l’adorazione (c.d. culto lautretico), il ringraziamento, la domanda (c.d. culto impetratorio) e la penitenza (c.d. culto espiatorio). In quanto primo principio e ultimo fine dell’uomo, è (o almeno sarebbe) normale che si riconosca a Dio questa Sua qualità, che Lo si ringrazi per ogni beneficio (e non ci si lamenti solo delle cose brutte…), che ci si rivolga a Lui per chiedere aiuti e grazie e che si riconoscano le proprie colpe, con il bisogno del pentimento.

E con cosa se non con il Sacrificio (la Messa, riattualizzazione incruenta della Croce) si può fare tutto questo? Questo è quanto di più grande e santo ci ha lasciato Nostro Signore, tramite la Sua Chiesa. È quanto di più importante ci possa avvicinare a Dio, avendoLo ogni volta in Carne e Sangue, Anima e Divinità, con la Sua Reale Presenza e ricevendoLo con la Comunione.

Se si pensa al Battesimo, ad esempio, che ci libera dal peccato originale o alla Confessione che, sola (salvo casi eccezionali di contrizione perfetta), permette di tornare in stato di grazia, si comprende la decisività dei Sacramenti.

La preghiera è un aiuto fortissimo. Si ricordi Sant’Alfonso M. De Liguori che ammoniva “chi prega si salva, chi non prega si danna!” (Del gran mezzo della preghiera), ma soprattutto l’invito di Nostro Signore “chiedete e vi sarà dato (…) perché chiunque chiede riceve” (Mt 7, 7-8; cfr. anche Gv 14, 13-14).

Pregare è, inoltre, anche aiuto per tutti gli altri: con la Comunione dei Santi, infatti, “la preghiera di ciascuno diventa la preghiera di tutti e del Capo: quella di tutti e del Capo diventa la preghiera di ognuno” (Dragone).

Quando si parla di “consiglio”, non si intende solo il dono dello Spirito Santo che “ci rende pronti a giudicare rettamente nelle cose difficili riguardanti la salute eterna” (Casali), ma anche molto più semplicemente un avvertimento, un insegnamento, un’indicazione (un vero e proprio consigliare da parte della Chiesa) tramite il Vangelo, i Santi col loro esempio o i loro scritti o proprio dai membri della Chiesa con cui si è in contatto che, riguardo ad una precisa situazione, dicono la loro, appunto consigliando per il meglio, “una continua esortazione a servire e ad amare il Signore in modo perfetto”, commenta il Dragone.

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