Il Catechismo di San Pio X commentato per voi (n.63)

a cura di Pierfrancesco Nardini

Qual cura dobbiamo avere dell’anima? Dell’anima dobbiamo avere la massima cura, perché essa è in noi la parte migliore e immortale, e solo salvando l’anima saremo eternamente felici.

“Solo salvando l’anima saremo eternamente felici”, così San Pio X conclude la sua risposta, frase ripetuta anche dal Dragone.

Perché mettere in evidenza questa frase? Perché è l’apice di tutta la nostra vita.

La vita terrena prelude a quella eterna e a come la vivremo, se nella visione beatifica di Dio o nella dannazione eterna.

La differenza è sostanziale.

La felicità di cui parla San Pio X è quella eterna (“eternamente felici”), è quella che “dipende” dall’anima, da come ci presenteremo con la nostra anima al nostro giudizio particolare.

L’anima è immortale e spirituale, è lei che va in Paradiso o all’Inferno, in attesa della resurrezione dei corpi. È creata direttamente da Dio.

Questo è il motivo per cui si afferma che “è in noi la parte migliore”. Il corpo dovrà essere rispettato e curato, e quanto facciamo per questo (cure, attenzioni, cibo, riposo)! Così ancora di più dovremmo dare attenzioni e cure alla nostra anima.

Gesù lo insegna chiaramente: non dobbiamo temere chi può uccidere il corpo, ma chi può dannare l’anima (Mt 10, 28; Lc 12, 5).

L’anima è spirituale, non muore e “nessuna cosa materiale, e neppure tutto il mondo fisico, ha il valore di una sola anima immortale” (Dragone).

Ci sono tanti esempi, uno dei più efficaci è quello, riportato anche dal Dragone, del povero Lazzaro e del ricco epulone. Il primo soffrì nella vita terrena dolori, fame, disprezzo, ma la sua anima salì in Cielo perché libera da peccati. Il secondo al contrario.

Nonostante ciò, capita spesso che non abbiamo la giusta attenzione per la nostra anima. La visione oramai marcatamente immanentista della vita spinge l’uomo a sentir come urgenza solo questa vita e quindi il corpo che ci fa stare bene o male a seconda di come lo trattiamo.

Non si pensa quasi mai a come trattiamo l’anima e a come questa ci farà vivere la vita eterna.

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6 Comments on "Il Catechismo di San Pio X commentato per voi (n.63)"

  1. L’anima è la cosa più importante, da curare spiritualmente, perché è eterna concordo pienamente.
    Vorrei chiedere per quanto riguarda chi si fa cremare, so che la chiesa lo permette, ma è vero che nel nostro corpo è tempio dello spirito Santo. Mi potette spiegare se è una cosa lecito? Grazie per una sua risposta.

    • “La Chiesa cattolica è con­traria alla cremazione e la sua autorità suprema ha vietato espressamente le seguenti azioni: a) cremare una salma; b) formalmente coope­rare alla cremazione (v. Cooperazione); c) dare ordine che il proprio corpo o quello di un altro sia cremato; d) far parte di una società, i membri della quale si impegnano a far cremare il corpo proprio e quello delle persone di cui possono disporre; e) dare l’assoluzione sacramentale ad una persona che ha ordinato che il suo corpo sia cremato e che non vuole revocare tale ordine; dare a questa stessa persona, dopo la morte, la sepoltura eccle­siastica (S.C.S. Off. 1886 e can. 1203, 1240 § 1 n. 5, e 2339).”

      Per approfondire, le consiglio la lettura di questa pagina da cui ho preso il testo sopra:

      https://bonaemortis.wixsite.com/compagniabuonamorte/cremazione

  2. Grazie per la spiegazione riguarda la cremazione del corpo. Mi è stato molto utile. L’avevo chiesto ad un sacerdote tempo in dietro, come risposta mi disse la chiesa lo permette, ma non lo consiglia, senza altre spiegazione.
    Grazie a voi per la risposto molto gradita.
    Ave Maria.

  3. Grazie infiniti per la risposta riguarda la cremazione. Ave Maria

  4. Ave Maria piena di grazie.

  5. La vita è corta, pensiamo alla nostra anima. Cristo Risorto alleluia.

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