Il Gesù e il san Francesco di Zeffirelli …di storico hanno ben poco

Non diamo giudizi artistici su Zeffirelli perché non ne saremmo capaci: non è nostra competenza. Si sa però che è stato un grande regista e che ha saputo curare le sue opere soprattutto sotto l’aspetto “fotografico”.

Vogliamo però dire qualcosa in merito a due lavori del regista fiorentino che direttamente riguardano il piano storico-religioso. Ci riferiamo a Fratello sole e sorella luna e al Gesù di Nazareth. Solo alcune cose su entrambi.

Fratello sole e sorella luna sul piano della fotografia è ineccepibile. Il tutto arricchito dalla stupenda musica di Riz Ortolani. Dove però il film scende di qualità (e non di poco!) è nel voler offrire un san Francesco perfettamente in linea con quello stereotipo del “politicamente corretto” che allora era ancora ai primordi, ma che poi sarebbe esploso. In alcune scene il Santo di Assisi sembra bordeggiare tra la figura di un rivoluzionario anti-istituzionale e una sorta di “scemo del villaggio” che viaggia (per non dire: affonda) in un suo mondo, volutamente distaccato e separato da quello reale. In tutto questo, non manca -ovviamente- un’anticipazione di temi di stampo proto-ecologista. E poi: il solito pauperismo, dimenticando che san Francesco predicò e testimoniò il valore della povertà, ma non appoggiò mai il pauperismo, anzi questo lo vide come una minaccia per il suo stesso Ordine. Cosa che avvenne immediatamente con gli Spirituali.

Passiamo al Gesù di Nazareth. Anche qui nulla da dire riguardo l’aspetto tecnico (anzi). Un colossal per il cast e i mezzi impiegati. Ma anche qui dolenti note riguardo i contenuti. Non si evince affatto il vero motivo per cui Gesù fu inviso e poi condannato dal Sinedrio, ovvero il messaggio che poneva chiaramente la dinamica della “sostituzione” tra il Vecchio e il Nuovo Israele. Piuttosto si trasferiscono nello sceneggiato i parametri tipici della fine del XX secolo della lotta tra rivoluzione progressiva ed istituzioni retrive e conservatrici. Nello sceneggiato le istanze retrive erano ovviamente rappresentate dagli Scribi e dai Farisei. Cosa che sorprende non poco, visto che Zeffirelli si era sempre mostrato (e questo va a suo merito) non disposto a far da cassa di risonanza al pensiero comunista dominante negli ambienti artistico-culturali degli anni ’70 del secolo scorso. Ma il suo Gesù riflette la “moda” di quegli anni. Va però riconosciuto un punto interessante in quella fiction: l’invenzione di un personaggio, lo zelota Zara, che spingerebbe Giuda Iscariota, zelota anch’egli, a tradire Gesù dopo essersi accorti che Questi non era disposto ad appoggiare alcun tipo di rivolta anti-romana. Ma ben poca cosa: il Gesù dello sceneggiato, così come il san Francesco del film… è ampiamente lontano da quello vero.

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4 Comments on "Il Gesù e il san Francesco di Zeffirelli …di storico hanno ben poco"

  1. Professore, io, invece, l’ho trovato molto attendibile e fedele agli evangelisti. Gli va dato merito. In una trasposizione artistica, si scade facilmente in un personalismo, e se non volutamente si perde l’originalità del testo; qui invece è palese lo sforzo del regista a rimanere fedele al Vangelo: ha tutto centrato sulla figura e la PAROLA di Gesù. Sembra una logica banalità essendo il film su Gesù, eppure avendolo ricreato così fedelmente, in ‘comunione’, è stato il suo genio: ha trasmesso la Fede.

  2. Critiche ingiuste e infondate i due film citati sono dei capolavori.Nessuno meglio di Zeffirelli,uomo di provata fede,ha saputo rappresentare così bene la vita del poverello di Assisi e di Nostro Signore.Tanto per dirne una,se si vede la scena dell’ultima cena di Gesù,si vedrà la tavola addobbata secondo l’uso del Pesach ebraico.Solo chi ha studiato bene come celebrava la Pasqua ebraica,ai tempi di Gesù,può fare un simile lavoro.Ciò tetsimonia la serietà con la quale fu fatto il film.

  3. Meglio Zeffirelli che si attiene al Vangelo che le trasposizioni comuniste di Pasolini!

  4. Concordo con il giudizio contenutistico del film su San Francesco, che non aveva la pretesa di essere un film agiografico, questo va detto. Quanto al Gesù di Nazareth non concordo affatto. Un film fatto bene sia tecnicamente che nei contenuti una trasposizione cinematografica molto fedele dei vangeli.

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