MESSA DEL GIORNO – Ottava di Natale

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Introito

(Sapienza 18,14-15)

Mentre tutto era immerso in profondo silenzio, e la notte era a metà del suo corso, l’onnipotente tuo Verbo, o Signore, discese dal celeste trono regale.


Epistola

(Tito 2,11-15)

Carissimo: Apparve la grazia di Dio nostro Salvatore a tutti gli uomini, e ci ha insegnato a rinunziare all’empietà ed ai mondani desideri, per vivere con temperanza, giustizia e pietà in questo mondo, attendendo la beata speranza, la manifestazione gloriosa del gran Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo: il quale diede se stesso per noi, affine di riscattarci da ogni iniquità e purificarci un popolo tutto suo, zelatore di opere buone. Così insegna ed esorta: in Gesù Cristo Signor nostro.


Graduale

(Salmo 44,3; 44,2)

Tu sei bello fra i figli degli uomini: la grazia è diffusa sulle tue labbra. Mi erompe dal cuore una buona parola, al re canto i miei versi: la mia lingua è come la penna di un veloce scrivano. Alleluia, alleluia.

(Salmo 92,1)

Il Signore regna, si ammanta di maestà: il Signore si ammanta di fortezza e di potenza. Alleluia.


Vangelo

(Luca 2,21)

In quel tempo: Come passarono gli otto giorni per la circoncisione del fanciullo, gli fu posto nome Gesù, com’era stato chiamato dall’Angelo prima che nel seno materno fosse concepito.


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