BISACCIA – Con Woody Allen

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo.
Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia”  è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità cattolica. 


Sono afflitto da dubbi. E se tutto fosse un’illusione, se nulla esistesse? Ma allora avrei pagato uno sproposito per quella moquette.

(Woody Allen)

Woody Allen per noi non è un buon maestro. La sua cinematografia, pur di qualità, ha espresso messaggi che non condividiamo.

Fatta questa premessa, abbiamo scovato un’espressione del regista americano su cui vogliamo offrire qualche rapida riflessione.

Si tratta di parole che mettono bene in evidenza l’assurdità del dubbio portato all’estremo.

Se nulla esistesse, ciò comporterebbe non solo un totale fallimento esistenziale (cosa a cui Woody Allen non allude), ma anche un’incapacità alla valutazione concreta del piccolo, della pura quotidianità, dell’esistere nel frammento.

Un qualcosa che noi calpestiamo -la moquette- esiste o non esiste? E se non esiste, perché costa?

Ecco l’assurdo del nichilismo.

Ecco l’assurdo della negazione del buon senso.

Ecco l’assurdo di far ergere il dubbio a criterio.

L’uomo, invece, è immerso nella certezza del vivere. Che è certezza che l’esistere fonda il tutto.

Che il fondamento è dato.

Che il fondamento di tutti fondamenti (Dio) c’è!


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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