BISACCIA – Con Clive Staples Lewis (1898-1963)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia”  è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità Cattolica. 


Il futuro è qualcosa che raggiunge tutti alla velocità di sessanta minuti l’ora, qualunque cosa tu faccia, chiunque tu sia.

Clive Staples Lewis (1898-1963)

Si fa tanto discorrere sul fatto che il tempo possa essere soggettivo, ma si tratta di un’illusione.

Certo, la percezione è percezione e si potrebbe anche avere un’idea di questo tipo. D’altronde un conto è il tempo che si trascorre, annoiati, facendo la fila in un ufficio; altro è lo stesso tempo che si trascorre in buona compagnia o facendo qualcosa di gradevole.

Ma nell’uno o nell’altro caso, il tempo -come durata- è sempre quello.

Come dice bene Lewis (scrittore fantasy e autore della saga di Narnia) 60 minuti sono sempre 60 minuti.

Il tempo è inesorabile per tutti, indipendentemente da cosa si faccia, indipendentemente da chi sia a viverlo.

Si possono vivere cose belle o cose brutte… il tempo trascorre allo stesso modo.

Si può essere uomini importanti o sconosciuti… il tempo trascorre sempre allo stesso modo.

Alla fine, qualsiasi cosa si faccia o si sia chissà chi, 60 minuti sono sempre 60 minuti.

Il che vuol dire che la fine attende tutti.

Il che vuol dire anche che il giudizio di Dio attende tutti.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri 


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