Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi ogni tanto. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione, che si sorseggia ogni tanto. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.
L’ACQUA
“La vita è una lotta dalla quale non possiamo ritirarci.”
(San Pio da Pietrelcina)
1
Cari pellegrini, d’estate, guardando a terra, non è raro vedere delle “carovane” di formiche che trasportano cibo da conservare per l’inverno nei loro formicai.
2
C’è una cosa che può colpire la nostra immaginazione e farci riflettere: le formiche trasportano pesi molto al di sopra del loro. C’è, insomma, una sproporzione tra ciò che esse sono e la potenza che possono esprimere.
3
Nell’acqua di questa borraccia san Pio da Pietrelcina ci dice che la vita è una lotta; ed egli stesso l’ha sperimentata come tale. Ha vissuto crocifisso per cinquant’anni. Ricevette le stigmate il 20 settembre del 1918 ed è morto il 23 settembre del 1968. Già da un paio di giorni le stigmate erano sparite, ed egli capì che ormai la sua missione sulla terra era finita.
4
Quando era bambino il Signore glielo chiese: “Vuoi farmi compagnia sulla Croce per la conversione dei peccatori?” Quel bambino avrebbe potuto dire di no, avrebbe potuto farsi prendere dalla paura, e invece rispose affermativamente.
5
Quel bambino, come tanti altri bambini santi (pensiamo, per esempio, ai piccoli veggenti di Fatima, Giacinta e Francesco), scelse il coraggio e s’indirizzò verso la santità.
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La vita richiede coraggio ed eroismo. Il Cristianesimo questo ce lo dice.
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La strada per seguire Cristo non è facile: è il Calvario.
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E’ una strada che non è fatta per i vili, i pavidi e i tiepidi.
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Certo, se pensiamo a noi stessi, corriamo il rischio di perdere il coraggio: come posso io, che sono quel che sono, seguire Cristo fin sul Calvario? Ma la nostra forza sta nello scegliere e nel volere. Se lo vogliamo, se imploriamo dal Signore l’aiuto, Egli farà il resto dandoci la forza necessaria.
10
Da soli, anche se avessimo la statura di un gigante e i muscoli robusti di un lottatore, cadremmo inesorabilmente dinanzi al peso della Croce.
11
Con Cristo, guardando a Lui e facendosi aiutare da Lui, malgrado esili e smunti, riusciremo certamente a portare ogni tipo di Croce.
12
Dubitare di questo è dubitare della Promessa di Cristo.
13
Anche il piccolo e fulvo Davide sconfisse il gigante Golia grazie unicamente alla speranza che ripose in Dio.
14
Ritorniamo alla formica che riesce a portare un peso più pesante di lei. Perché la natura ci offre questo piccolo “spettacolo”? La risposta è semplice: perché nella natura parla la Provvidenza e la Provvidenza ci dice che con Dio possiamo tutto, che anche se le nostre forze sono quelle che sono, con Dio queste si possono trasformare; e in tal modo trasportare pesi che schiaccerebbero chiunque.
Al Signore Gesù
Dammi, Signore, la tua forza… e sarò forte.
Dammi, Signore, il tuo coraggio …e sarò coraggioso.
Dammi, Signore, la tua Croce …e mi aiuterai a portarla.
Alla Regina dello Splendore
Madre, tutto mi spaventa, tremo di angoscia dinanzi alle fatiche della vita, ma mi metto sotto il Tuo Manto e con Te riuscirò a salire il Calvario per accompagnare il Tuo Divin Figlio.
Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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