BORRACCIA – 16 novembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Ama la verità; mostrati qual sei; e senza infingimenti e senza paure e senza riguardi. E se la verità ti costa la persecuzione, tu accettala; e se il tormento, tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, tu sii forte nel sacrificio.
(San Giuseppe Moscati)

I SORSI

1

Cari pellegrini, facciamo partire questa borraccia con un ricordo dell’infanzia, quando ci leggevano le fiabe tradizionali. Ricordiamo quella famosa di Biancaneve e i sette nani dei Fratelli Grimm.

2

Soffermiamoci su una scena. Ogni mattina la regina cattiva si poneva dinanzi allo specchio magico per chiedere chi fosse la più bella del reame, e il verdetto era sempre per lei confortante: “Tu, mia regina, sei la più bella del reame!” Sentenziava lo specchio. Ma un giorno il verdetto cambiò, non era più lei la più bella del reame, bensì la figliastra Biancaneve. E allora cosa fece la regina cattiva? Invece di accettare umilmente il nuovo verdetto, fu presa dalla rabbia e mandò in frantumi lo specchio.

3

Questa scena è emblematica di un atteggiamento diffuso. Lo specchio sta a significare la realtà. Lo specchio infatti riproduce il reale così come è, non inganna né viene a patti con l’immaginazione personale. Se si è grassi, grassi si rimane. Se si è bassi, bassi si rimane. Se si è anziani, anziani si rimane.

4

Dunque, mandare in frantumi lo specchio vuol dire rifiutare la realtà, distruggerla, per coltivare un’immaginazione che alimenti la propria sete di orgoglio e di illusoria onnipotenza.

5

Gesù lo ha detto chiaramente: “Il vostro parlare sia ‘sì’ sì’, no no’, il resto viene dal maligno.” (Matteo 5). L’uomo ha il dovere di dire la verità, perché l’uomo –per quanto gli è possibile- deve conformarsi a Dio; e Dio è il Signore della Verità, non della menzogna.

6

Ma se l’uomo ha il dovere di dire la verità, ha anche il dovere di amare la verità. La verità con la “v” minuscola, cioè la realtà per quello che è; e la Verità con la “V” maiuscola, cioè Dio e la Sua Legge. Questi due amori sono strettamente legati e non è possibile avere il primo senza il secondo, né è possibile avere il secondo senza il primo.

7

Amare la realtà vuol dire essere onesti dinanzi a ciò che la realtà è; accettarla senza pretendere di ricostruirla a proprio piacimento. Accettarla nel suo senso autentico, che riconduce l’uomo al limite e quindi alla creaturalità. Quanti guasti si sono realizzati nella cultura quando l’uomo ha ripudiato il “realismo filosofico” in nome del “soggettivismo” e del “razionalismo”!

8

Amare Dio e la Sua Legge vuol dire vivere della Grazia di Dio, e anche testimoniare Dio integralmente nel mondo dove si vive, si opera, si agisce. Come dice san Giuseppe Moscati: “…senza infingimenti e senza paure e senza riguardi.” Costi quel che costi, continua il Santo: “E se la verità ti costa la persecuzione, e tu accettala; e se il tormento, e tu sopportalo. E se per la verità dovessi sacrificare te stesso e la tua vita, e tu sii forte nel sacrificio.”

9

Diciamolo francamente: oggi a Dio mancano questi uomini. Pensiamo di venire a patti con il mondo, di vivere solo per strappare consenso sociale e mediatico. Siamo immersi nella tiepidezza. Ed è per questo che Dio “ci vomita”: “Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Apocalisse 3).

Al Signore Gesù

Signore, ti chiedo che da adesso in poi possa seguire l’esempio del tuo grande servo san Giuseppe Moscati.

Ti chiedo di poter anch’io avere la forza di testimoniarti sempre, laddove mi troverò e opererò.

Ti chiedo di non aver alcun “rispetto umano”, di non vergognarmi di Te e della Tua Legge.

Alla Regina dello Splendore

Madre, chi più di Te ha amato la Verità?

Tu l’hai generata, gli ha dato nutrimento, l’hai abbracciata… l’hai cullata.

L’hai avuta nel Tuo grembo.

L’hai avuta nella Tua casa.

Hai respirato per Essa.

Hai gioito per Essa.

Hai sofferto indicibilmente per Essa.

Voglio stare al Tuo fianco.

Il Rosario (preghiera che tanto amava e utilizzava san Giuseppe Moscati) sia per me la catena con cui stringermi a Te.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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