BORRACCIA – 18 giugno

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

L’amore non causa al di là di se stesso e non cerca nessun frutto: è esso stesso suo frutto e suo godimento.

(San Bernardo di Chiaravalle)

I SORSI

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Cari pellegrini, chi non conosce le parole finali della Commedia di Dante: …l’amor che move il sole e l’altre stelle? Teniamole bene a mente. Al termine ci ritorneremo.     

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San Bernardo di Chiaravalle (1090-1153), nelle parole che fanno da acqua di questa borraccia, dice che l’amore è frutto e godimento, ovvero che quando si compie il bene, è il bene stesso che ne costituisce il premio.

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C’è una chiara spiegazione teologica in ciò che afferma san Bernardo. Infatti, compiere il bene è compiere ciò che è nella stessa natura di Dio; e quindi conformarsi alla sua volontà.

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Compiere il bene è unirsi a Dio: è possederlo.

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Ma al di là di questa spiegazione, che è pur sempre la spiegazione “prima”, vi è anche una spiegazione “seconda”.

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Si tratta di una spiegazione che deve partire dal concetto di armonia.

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Nei confronti della realtà ci sono due possibili letture. O si considera la realtà come espressione di un Logos, oppure come effetto di un incidente casuale.

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Nel primo caso tutto rientra in un progetto, tutto è armonico, e tutto si definisce in un significato.

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Nel secondo caso siamo agli antipodi, ovvero tutto è caos, tutto è disarmonia, tutto è all’insegna del non-senso.

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Una terza possibilità non c’è; né avrebbe senso cercarla o affermarla.

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Nell’armonia vi è qualcosa che la rende originale. L’armonia invita al godimento e al piacere di fermarsi e di non cercare altro, se non ciò che è costitutivamente legato ad essa.

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Al celebre pittore fiammingo Vincent Van Gogh (1853-1890) si attribuiscono queste interessanti parole: “Ciò che desidero, è che tutto sia circolare e che non ci sia, per così dire, né inizio né fine nella forma, ma che essa dia, invece, l’idea di un insieme armonioso, quello della vita.

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Van Gogh dice giustamente che la bellezza non può che essere in sé e che soprattutto deve esprimere un compimento che non l’allontani mai da sé.

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Insomma, la bellezza calamita la contemplazione su di sé e qualsiasi rimando ulteriore non può essere in conflitto con essa.

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Facciamo un esempio: contemplare la bellezza di un paesaggio della natura rimanda all’infinita bellezza del Creatore, ma tale bellezza del Creatore è unita alla prima: è un rimando di grado infinito che in un certo qual modo torna al punto di partenza della contemplazione.

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Ed ecco il senso delle parole di san Bernardo: l’amore ha come ricompensa l’Amore.

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L’amore con l’ “a” minuscola ha come ricompensa l’Amore con la “A” maiuscola, cioè Dio che è fonte ed unico senso dell’Amore. Dio che è Amore: Deus Caritas est!

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Torniamo alle ultime parole della Commedia di Dante. Queste sono precedute da: A l’alta fantasia qui mancò possa; ma già volgeva il mio disio e ‘l velle, sì come rota ch’igualmente è mossa… e poi finalmente: L’amor che move il sole e l’altre stelle.

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Dunque, Dante dice che alla sua immaginazione vennero a mancare le forze, ma che l’Amore che muove tutto l’universo (il Sole e le altre stelle) orientava anche il suo desiderio come una ruota mossa in modo uniforme e regolare.

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Dante stesso si sente dentro un’armonia completamente appagante: è, insomma, l’Amore che ha come frutto l’Amore stesso.

Al Signore Gesù

Signore, io non cerco nulla al di fuori di Te.

Ciò che mi deve attirare del Paradiso non sono le gioie secondarie, ma solo l’oggetto primario e sostanziale: Tu.

Che questo possa essere il mio vero desiderio.

Alla Regina dello Splendore

Madre, l’Amore eterno ti ha generata.

Ma anche Tu hai generato l’Amore eterno, che si è incarnato nel tuo grembo verginale.

Tutta la Storia è all’interno di questo circuito di amore: tutto nasce con l’Amore e tutto si salva con l’Amore.

Nasce con l’Amore di Dio che crea.

Si salva con l’Amore di Dio che si offre e con l’Amore tuo che accetta il progetto di Dio.

Tu, pertanto, sei il paradigma creaturale dell’Amore.

Vicino a Te posso assaporare come tutto sia all’insegna dell’Amore.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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