BORRACCIA – 15 agosto

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi ogni tanto. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione, che si sorseggia ogni tanto. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

“Ascolta, figlia, volgi lo sguardo e presta attenzione: il Re fu conquistato dalla tua bellezza. La figlia del Re che fa il suo ingresso è tutta risplendente.”
(Graduale della Messa dell’Assunzione della B.V.Maria)

I SORSI

1

Cari pellegrini, forse tra voi c’è un grande artista, un qualcuno che ci sa fare con colori e pennello. Non lo sappiamo. Ma anche se non ci fosse, questo esempio sarebbe facilmente comprensibile. Anzi, lo facciamo in questo modo: immaginiamo di essere un Raffaello, un Caravaggio, un Rembrandt. Abbiamo appena terminato un’opera. La guardiamo, l’ammiriamo …e concludiamo: “E’ stupenda!” Eppure l’abbiamo fatta noi. Malgrado ciò, la Bellezza, che pure è uscita dalle nostre mani, s’impone al nostro sguardo e ci conquista. Anche se l’abbiamo fatta noi, ci meraviglia.

2

Come acqua per questa borraccia abbiamo scelto le parole del Graduale della Messa per la Festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria. L’attenzione si concentra su due concetti: il Re che viene conquistato dalla bellezza di colei che sarà sua moglie (l’interpretazione ufficiale fa riferimento all’unione tra il Messia e la sua Chiesa) e lo splendore con cui è rivestita la futura Regina. Ovviamente, in questo caso, il riferimento è rivolto alla Vergine Maria, essendo la liturgia da cui è tratto il graduale della Festa dell’Assunta.

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Ritorniamo ai due concetti: la bellezza riconosciuta dal Re e lo splendore che esprime la Regina.

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L’Immacolata è il capolavoro di Dio. Non c’è creatura nell’intero universo più bella di Lei.

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Ella è talmente Bella che Dio si compiace in Lei e di Lei.

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Fate attenzione: il riconoscimento di tale bellezza non è solo degli uomini, ma di Dio stesso, cioè di Colui che è la Bellezza per eccellenza, cioè di Colui che è la bellezza in senso assoluto.

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Ma proprio perché l’Immacolata è riconosciuta bella da Dio ed è piena (per partecipazione) della bellezza di Dio, il suo essere è “splendente”.

8

La parola “splendore” è una parola molto cara a Il Cammino dei Tre Sentieri, tant’è che sarà stato facile notare come l’appellativo con cui principalmente invochiamo la Vergine è proprio quello di Regina dello Splendore. Vi spieghiamo il perché.

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Lo splendore è emanazione di luce, perché si riflette sul corpo che l’emana.

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La parola splendore è sinonimo di lucentezza. Essa non è semplice luce, ma è luce che attrae; è luce che, malgrado sia intensa, non acceca, ma “lega” lo sguardo a sé suscitando meraviglia.

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La lucentezza è luce che non solo si esprime, ma si riflette sulla realtà stessa che l’esprime. E’ emanazione, ma anche ricchezza della luce in sé. E’ una luce che si dona, ma non si perde, perché rimane sull’oggetto stesso.

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La lucentezza implica la luce, ma non tutte le luci manifestano lucentezza. Un faro è solo luce e non anche lucentezza. E’ luce che fuoriesce, ma è talmente intensa che non si può fissare. La lucentezza, invece, è sì bagliore, ma osservabile nel suo brillare.

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La lucentezza non è semplice luce, ma luce che ha in più un affascinante e avvolgente calore. Possiamo anche dire che è la conoscenza che si fonde con l’amore, essendo la luce simbolo della conoscenza e il calore simbolo dell’amore.

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Dunque, l’Immacolata è sintesi di luce, calore e meraviglia, cioè di conoscenza, amore e legame, perché ciò che è “meraviglioso”, come abbiamo detto prima, “lega” lo sguardo. E questo è lo splendore.

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Ora, cari pellegrini, cosa è la composizione (conoscenza, amore e legame) se non la restaurazione del creato come era prima del peccato originale? Infatti, esso era tutto all’insegna dello splendore: era un paradiso.

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Ed ecco perché l’Immacolata è Madre e Regina dello Splendore.

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Per terminare, torniamo all’immagine da cui siamo partiti. L’artista dinanzi alla bellezza di ciò che ha disegnato, si meraviglia. Così anche Dio si meraviglia dinanzi allo splendore di Colei che ha scelto come Madre.

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Si meraviglia Dio! E noi?

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Dio ha voluto questa Bellezza sempre accanto a sé per l’eternità (l’Assunzione). E noi?

Al Signore Gesù

Signore, che posso dirti se non ringraziarti per avermi dato una Madre così bella.

Mi hai donato lo splendore di tua Madre. E questo splendore me lo hai donato per accompagnare il cammino della mia vita.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Dio ti ha voluto sempre accanto.

Anch’io voglio stare sempre accanto a Te.

Il tuo splendore dissiperà ogni tenebra.

Il tuo splendore dissolverà ogni oscurità.

Il tuo splendore illuminerà i miei sentieri.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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