BORRACCIA – 2 luglio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Raccattare una spilla per amore può convertire un’anima. Che mistero! Ah, solo Gesù può dare un tale valore alle nostre azioni!

(Santa Teresina del Bambino Gesu’)

I SORSI

1

Cari pellegrini, provate a raccontare ad una mamma un fatto triste, per esempio un bambino che è caduto e che sta tra la vita e la morte. Poi le dite che ci sono serie preoccupazioni che in qualche parte del mondo possa scoppiare un conflitto. Dopo aver dato queste due notizie, vedrete che il giorno dopo, incontrando quella mamma, ella quasi sicuramente vi chiederà non della possibile guerra, ma se avete saputo qualcosa del bambino che sta lottando tra la vita e la morte. Eppure, se scoppiasse una guerra, chissà quanti bambini potrebbero morire.

2

E’ un esempio per capire che una mamma ama nella sua singolarità. L’amore materno è così.

3

La mamma ama i singoli figli, non la figliolanza. Provate a dire ad una mamma che ha dieci figli e che ne perde uno: ne hai ancora nove... Ella non riuscirà mai a farsene una consolazione. Una mamma che ha dieci figli non divide il suo amore per dieci. No, una mamma dona tutto il suo amore per ognuno.

4

Sono cose, queste, che in un certo qual modo (ovviamente solo in un certo qual modo) fanno capire l’amore di Dio. Tant’è che non sarebbe improprio dire (anche se può sorprendere) che Dio non ama l’umanità, perché l’umanità è un’astrazione. Dio ama l’uomo singolarmente. Si pensi alla bella parabola della pecorella smarrita (Matteo 18).

5

Dio, insomma, fa della singolarità il tutto e del tutto fa una singolarità.

6

D’altronde questo accade anche nella creazione. La buona filosofia ci dice che Dio non solo è causa efficiente di ciò che esiste, ma ne è anche causa sussistente, nel senso che mantiene nell’essere tutto.

7

Ebbene, quando Dio mantiene nell’essere, dona tutto se stesso. Dio regge con tutto se stesso l’intero universo, così come un piccolissimo fiore, o un semplice sassolino in qualche parte sperduta del mondo.

8

Ciò si esprime anche nel grandissimo Sacramento dell’Eucaristia. In un piccolissimo frammento di ostia vi è tutto Dio!

9

Cari pellegrini, questa è una bellezza della Verità Cattolica che nessun’altra religione possiede. E’ l’esaltazione del particolare. Un particolare che diventa in un certo qual modo “tutto”.

10

Ed ecco il senso delle parole di santa Teresina che fanno da acqua di questa borraccia. La stessa Santa si stupisce per questa inimmaginabile bellezza: per salvare un’anima basta fare un semplice gesto di amore per Gesù, anche un gesto insignificante come raccattare una spilla.

11

Se fatto con Cristo (nella Grazia) e per Cristo, un piccolissimo gesto può muovere e suscitare l’eternità (la salvezza) più di un gesto eclatante, mondanamente grandioso, ma fatto solo con se stessi e staccati da Colui che è il senso di tutto, Dio.

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E’ per questo che Blaise Pascal (1623-1662) poteva dire che tutta l’infelicità dell’uomo viene da una sola causa: non sapersene star quieto in una stanza, cioè non saper abitare la propria dimora, non conoscere il senso del proprio io nel mondo.

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Perché l’uomo vuole fare, fare e fare? Perché crede e pensa che sia lui il centro di tutto.

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Quando, invece, l’uomo capisce che il centro è Dio e solo Dio e che Questi è dappertutto, senza ovviamente confondersi panteisticamente con il tutto, allora trova soddisfazione e realizzazione anche nel fare una cosa apparentemente banale, dove il significato e la bellezza sono date dalla Presenza di Dio e dalla Sua Compagnia.

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Santa Teresina afferma che anche raccattare una spilla può salvare un’anima, se fatto con Dio e per Dio.

16

Cari pellegrini, la singolarità e la semplicità acquistano pieno significato in questa bellezza della Verità Cattolica. Una singolarità che muove il cuore. Come quello di una mamma che palpita singolarmente per ogni figlio; e che singolarmente ama come se fosse l’unico suo figlio.

Al Signore Gesù

Signore, fa che possa essere sempre con Te, che mai possa abbandonarti con il peccato.

Senza la tua Grazia, non sarei che nulla.

Signore, non voglio fare cose grandi, voglio solo fare le cose che Tu vuoi che io faccia.

Alla Regina dello Splendore

Madre, la tua vita è fatta di piccole, ma grandi, cose.

Quando hai detto di “sì” all’Angelo e hai con quel “sì” cambiato il corso della Storia.

Nessuno conosceva la tua casa. Il mondo conosceva le grandi città, il chiasso delle grandi piazze; eppure la storia non stava avvenendo nei luoghi famosi, bensì nel silenzio e nella pace della tua casa.

Tutta la tua vita, Madre, è stata fare piccole ma grandi cose.

Anch’io voglio fare ciò che il Tuo Divin Figlio vuole, anche se per il mondo queste cose possono sembrare insignificanti.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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