LA SOSTA – Anche Renzi colpito dalla “maledizione” per chi sostiene le rivendicazioni LGBT… ma c’è chi tra i vescovi probabilmente non esulta

Come Zapatero, Cameron, Hollande, Obama, anche Renzi è colpito dalla “maledizione” per chi sostiene le rivendicazioni LGBT. Cade… ma c’è chi tra i vescovi probabilmente non esulta. (Il Cammino dei Tre Sentieri)  

Da: marcotosatti.com – di Marco Tosatti

L’hashtag è #cenesiamoricordati. Il mondo delle famiglie del Family Day, quelli del Circo Massimo, esulta per la vittoria del “No”, e per la dipartita di Matteo Renzi. Matteo Renzi aveva partecipato con convinzione al primo Family Day, quello di San Giovanni; e poi c’è stata la conversione sulla via LGBT, la legge sulle Unioni Civili imposta soffocando ogni dibattito con una legge di fiducia a cui hanno contribuito Verdini e altri. Allora il popolo delle famiglie incassò la sconfitta (e lo strano voto di non pochi personaggi politici che si dichiaravano cattolici) con un “ce ne ricorderemo”. Poi venne la Cirinnà, con un video inquietante,  in cui si prospettava di tutto e di più dopo la riforma costituzionale, con un PD che avrebbe proposto leggi ulteriormente eversive dell’antropologia naturale.

E i timori si accrebbero. Negli ultimi mesi il Comitato promotore del Family Day , e in particolare il suo leader, Massimo Gandolfini si sono spesi, nel più totale silenzio dei mass media maggioritari, tutti in campagna esplicita o implicita per il “Si” a sottolineare i rischi per la democrazia di una vittoria di questa riforma frettolosa e pasticciata.

E qualcosa, sui rischi di una pesante sconfitta del “Si!”, deve essere filtrato persino ai vertici della Chiesa italiana, se negli ultimissimi giorni Gandolfini ha ottenuto un minimo di presenza su Avvenire e su TG2000, i feudi informativi gestiti in maniera molto presente dal Segretario generale della Cei, mons. Galantino. Se la legge sulle unioni civili è potuta passare grazie anche al quasi silenzio-assenso della Segreteria di Galantino, portatrice di un neo-collateralismo con l’esecutivo Renzi; maligni come siamo pensiamo che la presenza all’undicesima ora dell’esecrato Gandolfini sui media Cei possa non essere casuale. Ma invece essere il frutto di un qualche campanello di pericolo suonato a Circonvallazione Aurelia sull’esito referendario. Per evitare di associare una segreteria così contigua a Palazzo Chigi nella catastrofe delle urne. E forse anche per non silurare le possibilità di diventare Vicario del Papa per la città di Roma. Per sé o per il suo grande amico e sponsor, il vescovo di Albano, diocesi estremamente attenta ai problemi delle diversità e dei nuovi diritti.

E’ naturale che i laici cattolici che si sono battuti in questi mesi adesso si sfoghino sui social.

Mario Adinolfi, direttore de “La Croce” e bestia nera degli attivisti dell’ideologia omosessualista, scrive: “Dopo Hollande, Obama, Zapatero e Cameron un altro politico prono alla lobby Lgbt cade. Renzi ce ne siamo ricordati”. Associando l’approvazione del matrimonio omosessuale alle sventure politiche dei capi di governo (Obama per interposta Hillary Clinto). Una moderna versione della Maledizione di Tutankhamon che colpirebbe i premier filo LGBT.


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

Print Friendly, PDF & Email
CONDIVIDI

Be the first to comment on "LA SOSTA – Anche Renzi colpito dalla “maledizione” per chi sostiene le rivendicazioni LGBT… ma c’è chi tra i vescovi probabilmente non esulta"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*