LA SOSTA – Ma nella classifica delle città più vivibili dov’è la bellezza?

(FONTE. ilgiornale.it) – di Vittorio Sgarbi –

Vittorio Sgarbi fa delle giuste considerazioni in merito alla recente classifica riguardante le città più vivibili. I parametri sono discutibili, e non si pensa che sia ben altro a facilitare la vivibilità; prima fra tutto: la bellezza. Offriamo una sintesi del suo articolo (C3S)

Un gioco al massacro, inventato da menti perverse, ferme allo stato infantile dell’umanità, scombina ogni anno la classifica delle città in cui si vive meglio in Italia. Prendi Treviso, fino all’anno scorso quinta, oggi ventesima: colpa delle polveri sottili che la minacciano. Mentre resta tra le prime per la sicurezza dei cittadini. (…). Questa mattina ci siamo svegliati e abbiamo scoperto che la città più vivibile è Mantova. Tra qualche giorno, se non già ora, sarà completamente immersa nella nebbia. E questo ci consentirà di non vedere una specie di orinatoio pubblico eretto nella meravigliosa piazza Sordello, sotto la Questura, per riparare un frammento di mosaico romano con un antiquarium, concepito proprio nell’anno in cui Mantova è stata capitale italiana della cultura. (…). Ma perché tanta distanza tra città vicine? Mantova prima, Ferrara 67esima, Parma sesta. (…). Uno scannatoio, governato da un gruppo di sadici che si divertono, con i loro criteri «scientifici», a stabilire gerarchie che non corrispondono né alla verità né all’impegno degli amministratori delle città. Ma a chi servono queste idiozie? La vita delle persone non si misura in parametri. E, non avendo dubbi che l’Italia è il paese più bello del mondo, mi chiedo come sia possibile che, secondo un altro tribunale universale (l’Economist Intelligence Unit) tra le città più vivibili al mondo non ve ne sia neanche una italiana: la prima è Melbourne, la terza è Vancouver, la quarta è Toronto, la quinta è Adelaide, la sesta Calgary, l’ottava Auckland, la nona Helsinki. Io non cambierei nessuna di queste con Assisi Gubbio, Orvieto, e neppure con Trento, Bologna e Vicenza. Perché Helsinki sì e Milano no? Dunque ogni giorno qualcuno vi racconta idiozie; e nessuno che vi dice, per esempio, che con le Marche e l’Umbria colpite dal terremoto, migliaia di pavidi hanno deciso di disertare Urbino, Osimo, Fabriano e, appunto, Gubbio, Assisi e Orvieto, nelle quali si vive sicuramente meglio che ad Amburgo, indicata tra le città più vivibili del mondo. Ricordate voi un vino, un salame, una pasta, un formaggio, un pittore, una torre, una chiesa di Auckland, dove il vostro corpo e il vostro spirito si possano ristorare? (…).


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