LA SOSTA – Su Aleppo ci hanno raccontato il falso. Queste immagini lo provano

Ci hanno raccontato che ad Aleppo i buoni erano i ribelli e i cattivi i soldati governativi. Vedete come la gente di Aleppo ha reagito alla liberazione della città da parte di Russi e dei soldati di Assad. (Il Cammino dei Tre Sentieri)
(FONTE: vietatoparlare.it)

La disinformazione, la propaganda, e spesso la faziosità vengono spesso messe in campo anche da parte di persone verso le quali abbiamo la massima stima e rispetto. Ogni volta ci sono motivazioni diverse per certi comportamenti e c’è più o meno coscienza.

Ciononostante dobbiamo constatare che non distinguere l’aggressore dall’aggredito e guardare solo la sofferenza degli uomini, non porta loro rispetto e giustizia.

Se la nostra fede è credere all’esperienza, credere a ciò che vediamo con i nostri occhi, credere che la vita ha un senso e che la salvezza viene solo dal Signore, ora dobbiamo rivolgere i nostri occhi e le nostre orecchie agli aleppini. Vedere cosa essi vogliono ed in cosa sperano. E loro inequivocabilmente, pur nelle precarie condizioni in cui si trovano, manifestano sollievo per l’avvenuto inizio della liberazione completa di Aleppo.


(festeggiamenti ad Aleppo)

Mi chiedo: la comunità internazionale, in questo momento, oltre che ad avanzare critiche ed a scalpitare ed a duolersi per aver perso la realizzazione del proprio progetto geopolitco in Siria, dov’è? Perchè non si muove sinergicamente per mandare aiuti al governo siriano ed alla Russia per fornire sistemi abitativi, viveri, medicinali agli sfollati? Perchè la sua sola preoccupazione l’interruzione dell’avanzata dell’esercito siriano? Perchè ha paura della legittima riconquista della città di Aleppo, che corrisponde esattamente al desiderio dei siriani ? Perchè coloro che si sono autoproclamati  ‘amici della Siria’ chiedono solo l’ingresso degli aiuti nell’anclave senza interessarsi del resto della città ove finora non hanno indirizzato un solo pezzo di pane?

Vietato Parlare

Altro filmato di ieri della gente che raggiunge le postazioni dell’esercito nazionale siriano nella zona liberata (mentre i cecchini ribelli sparano contro per impedire il transito):

La Russia ha appena inviato 100.000 tonnellate di alimenti ed un ospedale da campo.

foto di apertura: un militare siriano dopo 5 anni, riabbraccia la sua famiglia che abitava nell’enclave detenuta dai ribelli. (foto AMN)


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