LA SOSTA – Pensare alla condizione della donna islamica… per ringraziare il Cristianesimo

Sui notiziari di oggi si parla anche delle donne dell’Arabia Saudita. In Rete c’è un video in cui invocano una sospirata liberazione dall’uomo.

Senza nessun appoggio a rivendicazioni femministe che hanno caratterizzato la nostra cultura fino a condurla all’annullamento completo delle differenze di cui è espressione la cultura del “gender”, ciò ci permette di fare una triplice considerazione.

La prima riguarda il ruolo mortificante della donna nella cultura islamica, che è bene conoscere. Infatti anche da questi particolari si capisce la veridicità o meno di una religione.

La seconda, la conoscenza della società saudita che spesso ci viene nascosta per un motivo che è facile intuire, perché  si tratta di uno Stato alleato delle Potenze occidentali. Da qui un paradosso: ci fanno credere che lo stato islamico, liberticida per eccellenza, sia l’Iran (dove mle donne studiano e lavorano) e si tace sull’Arabia Saudita dove le donne non possono guidare le auto e perfino andare in bicicletta.

La terza, di converso, la valorizzazione del ruolo femminile operato dal Cristianesimo.Per questo vi invitiamo a leggere una scheda de L’Archivio del Pellegrino, titolata: La donna nel Medioevo.

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