VIA PULCHRITUDINIS – “Tra le spighe di grano” (Giuseppe De Nittis)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che è importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”


Tra le spighe del grano, di Giuseppe De Nittis (1846-1884)

L’uomo è collocato nella Bellezza.

La natura rigogliosa, ancor di più, pone questa evidenza.

Ma quante volte accade che l’uomo stesso non possa adeguatamente gustare questa bellezza. Vorrebbe, ma non può.

Infatti, anche se l’uomo è collocato nella bellezza, è pur vero che è anche collocato nello struggimento del quotidiano. Le prove lo assillano, i dolori insidiano la sua pace, ed è molto ciò che lo l’angustia.

Pertanto, anche nella bellezza dell’esistere, l’uomo spesso si trova a non scorgere ciò che pure andrebbe scorto e contemplato.

Due donne dell’alta società passeggiano in un campo di grano dorato.

Fiori sgargianti adornano quell’esplosione di giallo, creando uno spettacolo mozzafiato.

Al di là delle nuvole, il sole illumina e riscalda comunque; tant’è che le due donne hanno bisogno di creare un po’ d’ombra con un ombrellino.

Ma le due donne sono tutte intente a parlare.

La prima, con il volto girato, sembra voler consolare l’altra, il cui viso assorto, che a malapena s’intravede, sembra invece esprimere tristezza e preoccupazione.

Le due donne sono dentro la bellezza, ma ciò che è accaduto impedisce loro di ammirare e contemplare.

Eppure è proprio qui la risposta: saper scorgere la bellezza anche nella prova, anche nel dolore, anche nella sofferenza.

Ma perché questo sia possibile, occorre che ci sia un Dio che accompagni nella sofferenza e che inviti ad aiutarlo a portar la sua Croce… quella Croce che rende bello anche il dolore.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il cammino dei Tre Sentieri


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