BORRACCIA – 22 ottobre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

L’angelo Raffaele disse a Tobia: “E perché eri caro a Dio fu necessario che la tentazione ti mettesse alla prova.”
(Tobia 12)

I SORSI

1

Cari pellegrini, siamo nei pressi di una scogliera. Il mare è molto agitato. C’è quasi una mareggiata. Sentiamo il fragore dell’acqua che si infrange sugli scogli. E’ un rumore impetuoso, sinistro. Se quelle acque ci colpissero, ne verremmo risucchiati e certamente non potremmo farcela. Conviene allontanarsi, stare a debita distanza. Ma gli scogli no: gli scogli non rischiano nulla. Non solo non si muovono di un millimetro, ma dall’impeto di quelle acque traggono perfino vantaggio, perché la violenze delle onde li rendono più belli e, quando la mareggiata sarà finita, la pietra di quegli scogli brillerà ancora più al sole in quanto la violenza dell’acqua l’avrà ancora più levigata.

2

Abbandoniamo per un po’ l’immagine da cui siamo partiti e concentriamoci su ciò che ci dice un’altra acqua, quella di questa borraccia. L’Arcangelo Raffaele disse a Tobia: “E perché eri caro a Dio fu necessario che la tentazione ti mettesse alla prova.”

3

L’Arcangelo Raffaele è l’angelo accompagnatore. E’ lui che viene investito dell’incarico di accompagnare Tobia nel suo viaggio.

4

Nelle parole di Raffaele ci sono due elementi che sono tra loro legati: da una parte l’Angelo sta custodendo Tobia nel suo viaggio, dall’altra gli spiega il perché delle difficoltà.

5

Possiamo dire che al cammino è legata la difficoltà e alla difficoltà è legato il cammino.

6

La vita è un procedere verso la mèta del Paradiso, se non ci si orienta verso questa mèta o addirittura si crede che la vita non abbia alcun fine, la vita stessa si nullifica e perde significato.

7

Ma questo procedere della vita è un cammino pieno di difficoltà, di prove, di tentazioni ….di croci.

8

Le parole dell’angelo Raffaele, però, sono chiare: “E perché eri caro a Dio fu necessario che la tentazione ti mettesse alla prova.” Dio, infatti, permette prove dure alle anime a cui indica una mèta ancora più alta. Un po’ come la mareggiata che s’infrange sugli scogli: è impetuosa, violenta, sinistra, ma leviga la pietra rendendola più brillante.

9

Ogni anima ha un “lumen gloriae” per il Paradiso che dovrà raggiungere; e questo si conquista combattendo virilmente, cioè non restando comodamente ad ascoltare le sirene del mondo e della storia, bensì accompagnando Cristo fin sul Calvario.

10

Nell’inferno ci sono anime che non solo erano state chiamate alla salvezza (Dio vuole tutti salvi), ma che dovevano diventare dei grandi santi. Ebbene, non solo non lo sono diventati, ma non si sono nemmeno salvate.

11

Cari pellegrini, ritorniamo all’immagine da cui siamo partiti. Oggi viviamo in un mondo “liquido”, dove tutto è messo in discussione, dove non vi è nulla più di stabile; e -ahinoi!- anche coloro che per ministero dovrebbero difendere la Verità eterna di Cristo spesso cadono nella tentazione di seguire le mode e gli insani cambiamenti del mondo. Impariamo piuttosto dagli scogli che non solo non si spostano colpiti dalle mareggiate, ma dalla violenza di quelle acque traggono vantaggio diventando ancora più belli.

Al Signore Gesù

Signore Gesù, che io possa seguirti sulla strada della Croce, che non tradisca e abbandoni il cammino del Calvario. Che essa (la Croce) sia l’unico mio vanto.

Signore, ti chiedo che le tentazioni che permetterai nella mia vita non mi facciano cadere, anzi: mi facciano crescere nell’amore verso di Te.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu che accompagni tutti i tuoi figli, Tu che li vuoi tutti in Paradiso, Tu che tante volte hai pianto vedendo quanto la storia umana si sia allontanata dalla Legge del Tuo Divin Figlio, aiutami.

Prendi la mia mano e non lasciarla mai.

Stringila forte come fa una mamma con la mano del suo bambino con cui passeggia quando si accorge che i pericoli della strada sono tanti e sa che, se il suo bambino sfuggisse dalla sua presa, potrebbe farsi del male.

Madre, se la mia mano è nella Tua, la mia vita procederà come il Tuo Divin Figlio desidera.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 

 


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