da Presenza Divina, anno XXVIII, n.339
La quantità delle anime che cadono nel fuoco eterno è attestata da un episodio impressionante, narrato nella biografia del beato Antonio Baldinucci (1665-1717). Questi era un popolare predicatore gesuista. Non aveva spiccate doti oratorie, ma la sua santità scuoteva gli animi, e più volte il Signore confermò le sue parole con fatti miracolosi.
“A Giulianello, un villaggio a quattro chilometri da Velletri, dopo la prima predica fatta in chiesa al mattino, (padre Baldinucci) volle portare il popolo in processione fin presso la chiesetta rurale della Madonna della Consolazione, a mezzo miglio dal paese. E là, all’ombra di un grande olmo, fece la predica sulla divina misericordia, invitando gli ascoltatori ad approfittarne per non tirarsi addosso i rigori della divina giustizia. Ad un tratto i presenti sentirono uscire dalla sua bocca questa esclamazione: ‘Volete sapere come piombano in casa del diavolo le anime ogni giorno? Come da quest’albero cascano le foglie’. In quel momento dal grande olmo le foglie cominciarono a precipitare in quantità così grande che le persone sotto i rami dell’albero non si vedevano tra loro. La pioggia di foglie durò lo spazio di un Miserere, finché per calmare lo spavento del popolo il padre disse ad alta voce: ‘Basta!’. L’olmo era rimasto quasi del tutto spoglio.’ L’avvenimento fu attribuito a un intervento superiore: l’aria infatti era tranquilla, si era inoltre in primavera, quando le foglie novelle aderiscono tenacemente ai rami, e dagli alberi vicini non cadde neppure una foglia. Il fatto è stato autenticato con atto legale da quattro sacerdoti presenti alla scena.” (Galluzzi, Vita del venerabile A.Baldinucci, Roma 1736, p.51).
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
Ai tempi di cotesto beato, le doti oratorie venivano esercitate per ajuto dello studio dell’eloquenza (o arte della rettorica). Studio, inoggi, per affatto trasandato e… abbandonato (sento e veggo che molti, anche tra i cosiddetti conservatori, sono, per dir così, nostalgici della riforma Gentile del 1923; nel vero, fu proprio essa riforma gentiliana a sancire la definitiva scomparsa della coltivazione dell’arte oratoria dall’insegnamento primario).
Ah, ecco perchè, prescindendo un attimo dalla crisi, non ci sono più i predicatori di una volta… perchè non c’è più nessuno che glielo insegni ai preti e ai frati, a predicare!