Le tre incontestabili verità delle elezioni in Umbria

Foto LaPresse - Roberto Settonce27/10/209 Montefalco PG) - ITACronacaElezioni Regionali del 27 Ottobre 2019 A Montefalco vota il candidato della coalizione di destra Donatella Tesei Nella foto: Donatella Tesei Photo Lapresse - Roberto Settonce 27th October 2019 Montefalco (PG) - ITANews: The candidate of Right coalition at president of Umbria Region Donatella Tesei in the pic: Donatella Tesei

Le elezioni in Umbria ci consegnano chiaramente tre verità.

La prima è il trionfo dello schieramento cosiddetto “sovranista”. La Lega vola con il suo 37%, ma soprattutto ciò che è interessante è che Fratelli d’Italia doppia come consensi Forza Italia e addirittura raccoglie più voti del Movimento 5 Stelle. Dunque, da soli Lega e FdI sarebbero autosufficienti per governare, con buona pace dei “moderati” di FI.

La seconda è l’attestazione di quanto sia “schizofrenicamente” sdoppiato il M5S. Quando naccque, questo movimento raccolse molto dalla Sinistra e ciò ha avuto conferma anche con il risultato della Piattaforma Rousseau a proposito del governo Conte-bis. Infatti, essa è prevalentemente costituita da iscritti storici del M5S. Ma altro è la base elettorale che permise a questo Movimento di volare, facendo incetta di parlamentari, in occasione delle Politiche del 2018. In quell’occasione dicemmo che il grande successo che ebbe al centro-sud non era tanto legato alla promessa del reddito di cittadinanza, quanto ad un voto antisistema che non poteva canalizzarsi verso la Lega, in quanto ritenuta -allora- ancora troppo su posizioni “settentrionaliste”. In realtà quella base era ed è spostata su posizioni non certamente di Sinistra e la conferma viene dalla bocciatura che in questa occasione essa ha inferto ai vertici del Movimento che hanno voluto l’alleanza con il PD. Una base talmente non di Sinistra che in Umbria è andata soprattutto verso FDI, tant’è che la Lega ha confermato i voti delle Europee, mentre il Partito della Meloni ha raccolto un aumento considerevole.

La terza verità è che si conferma l’enorme scollamento tra l’attuale pastorale della Chiesa e il popolo dei fedeli. E’ vero che l’Umbria non è il Veneto, ma -appunto- proprio il Veneto, dove ancora tiene la pratica religiosa, vede la Lega ben oltre il 40%, il che vuol dire che i fedeli se ne infischiano delle indicazioni “politiche” della maggioranza di vescovi e parroci. Tornando all’Umbria, il dato significativo e altamente simbolico è Assisi. Qui la Lega è al 43%, cioè ben di più rispetto alla media regionale del 37%. FDI è quasi al 12%. Insomma, i Francescani del sacro Convento che sembra si fossero mossi in un certo senso, hanno ricevuto una sconfitta non indifferente. Temiamo, però, che anche questa lezione finirà, per certi ambienti, a non insegnare nulla.

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1 Comment on "Le tre incontestabili verità delle elezioni in Umbria"

  1. Come al solito analisi esattissima.
    GRAZIE!!!!

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