L’eruzione del Vesuvio non in agosto, ma in ottobre. Forse è un particolare importante per la Teologia della Storia

Recenti studi hanno scoperto che la famosa eruzione del Vesuvio non avvenne nell’agosto del ’79 d.C., bensì nell’ottobre di quello stesso anno. Pochi mesi di differenza, ma che, a detta degli studiosi, sarebbero importanti. In questo modo, infatti, si capiscono altre cose a latere. Si capisce, per esempio, perché sono stati trovati dei calchi di melagrana, visto che questo frutto tende a maturare in autunno; oppure la presenza di noci e nocelline sulle tavole imbandite.

Ora, è evidente che ai fini di una scrittura generale della storia, si tratta di ben poca cosa. Piuttosto è importante per quanto riguarda il ruolo dei particolari nella e per l’indagine storica. D’altronde la Scuola delle Annales, con Marc Bloch in testa, ce lo ha ormai detto da tempo.

Eppure, se ci si riflette, un particolare come questo, ovvero l’eruzione del Vesuvio che fece tantissimi morti avvenuta in ottobre piuttosto che in agosto, ci può dire una cosa che è importante anche per la Storia generale. Attenzione però: non la Storia generale in quanto tale, ma un’altra Storia generale, quella che siamo soliti definire Teologia della Storia. Ovvero la Storia che è possibile studiare e comporre partendo da un atto di fede, il quale ci fa capire che la Storia stessa è un campo di battaglia tra Dio e il suo avversario, tra la Provvidenza ed un’Anti-Provvidenza.

Si sa che Pompei e dintorni in quei tempi erano luoghi a forte degrado morale. Gli abitanti erano abituati a vedere la vita prevalentemente sotto l’aspetto del piacere. Ma avvenne ciò che avvenne. Piovve biblicamente fuoco e tutto andò distrutto. Ora, se è vero che non tutto ciò che avviene è sempre voluto da Dio, è pur vero che tutto ciò che avviene è sempre permesso da Dio; e se Dio permise quell’evento, come minimo questo doveva servire da “memento”, cioè da avvenimento da ricordare e su cui riflettere.

Ora sappiamo che quell’evento accadde non in agosto, bensì in ottobre. Ovvero il mese che la tradizione cattolica e popolare vuole sia dedicato alla preghiera mariana per eccellenza, il Rosario. La festa della Madonna del Rosario cade infatti il 7 ottobre, festa legata ad un altro avvenimento storico importantissimo, la vittoria sui Turchi dell’armata cristiana a Lepanto (7 ottobre 1571), vittoria che se non proprio arrestò il pericolo islamico, da un punto di vista simbolico certamente fu per l’Islam un colpo non indifferente.

Ebbene, a Pompei …anzi: nella Valle di Pompei, proprio dove sorgeva la città romana e a pochi passi dagli attuali scavi, sorge il più prestigioso Santuario dedicato alla Madonna del Rosario. La Provvidenza ha pazienza, non ha l’ansia di agire subito ed immediatamente. I tempi di Dio non sono i tempi degli uomini. C’è chi ha scritto che il Santuario di Pompei, dedicato a Colei che è la Purezza per eccellenza (l’Immacolata Concezione), sorga lì per riparare e compensare i gravi peccati che in quel luogo si commettevano. D’altronde non pochi santuari sorgono in luoghi che poi si sono scoperti essere stati in passato luoghi di perdizione. E’ nello stile della Provvidenza.

Certo, sono cose queste che non possono essere dette a chiunque. Mai come in questo caso valgono le parole evangeliche di non dare “…le perle ai porci” (Matteo 7). Ma se si prende seriamente la Fede con tutte le sue implicazioni, anche quelle storiche, allora tutto diviene possibile.

Il famoso chimico Pasteur diceva: “…poca scienza può allontanare da Dio, ma molto scienza avvicina Lui”. Parafrasando, possiamo dire …poca Storia può smentire Dio, ma molta Storia ci dà conferma della presenza di Dio.

Ebbene, oggi il progresso dell’indagine storica ci dice che il Vesuvio eruppe non in agosto, ma in ottobre…. A buon intenditore, poche parole!

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1 Comment on "L’eruzione del Vesuvio non in agosto, ma in ottobre. Forse è un particolare importante per la Teologia della Storia"

  1. Perspicace osservazione. Beati coloro che hanno orecchie per intendere queste parole

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