Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Dagli scritti di san Giovanni della Croce
Un atto di amore perfetto a Dio compie immediatamente il mistero dell’unione dell’anima a Dio.
Quest’anima, fosse pure colpevole delle massime e più numerose colpe, con quest’atto conquista immediatamente la grazia di Dio con la condizione della successiva Confessione sacramentale.
L’atto di amore a Dio è l’azione più semplice, più facile, più breve che si possa fare. Basta dire con semplicità: “Mio Dio, io ti amo”.
E’ facilissimo compiere un atto di amore a Dio. Si può fare in ogni momento, in ogni circostanza, in mezzo al lavoro, tra la folla, in qualunque ambiente.
L’atto di amore non è un atto di sentimento, ma di volontà. Basta che l’anima dica con semplicità di cuore: “Mio Dio, ti amo”.
Quest’atto è il mezzo più efficace per convertire i peccatori, per salvare i moribondi, per liberare le anime del Purgatorio, per sollevare gli afflitti, per aiutare i sacerdoti, per essere utili alle anime e alla Chiesa.
Il più piccolo atto di perfetto amore a Dio ha più efficacia, più merito e più importanza di tutte le opere buone messe insieme.
L’anima più semplice ed oscura, che fa più atti di amore a Dio, è molto più utile alle anime e alla Chiesa di chi opera azioni grandiose con meno amore.
Propositi per attuare concretamente l’atto di amore a Dio:
1
Volontà di soffrire ogni pena ed anche la morte piuttosto che offendere gravemente il Signore: “Mio Dio, piuttosto morire che commettere un peccato mortale”.
2
Volontà di soffrire ogni pena, anche la morte anziché acconsentire ad un peccato veniale: “Mio Dio, piuttosto morire che offenderti anche leggermente”.
3
Volontà di scegliere sempre quello che è più gradito al Buon Dio: “Mio Dio, poiché ti amo, voglio solo quello che Tu vuoi”.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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