Rubrica a cura di Corrado Gnerre
La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!’
Le foglie che cadono in autunno e che coprono il sentiero formano un elegante, dorato e comodo tappeto su cui adagiare i propri passi.
Un tappeto che scaturisce da una morte, quelle delle foglie.
Accade, dunque, che la morte si renda “comoda” per offrire un soffice tappeto per il cammino.
E’ come la morte di coloro che ci hanno preceduto.
Grazie alle loro storie, ai loro sacrifici, a ciò che di buono ci hanno trasmesso, noi possiamo proseguire “comodamente” lungo il cammino della vita.
In attesa che anche il nostro cammino diventi il tappeto d’oro su cui far adagiare i passi di coloro che amiamo.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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