SOSTA: Maria, bella nel corpo, perché bella nello spirito

di Pierfrancesco Nardini per il C3S


La vita di Maria è avvolta nel mistero per moltissima parte. I dati biografici lasciati dalla Sacra Scrittura sono davvero pochissimi e non si può troppo fare affidamento su apocrifi e altro. È normale che il fedele vorrebbe saperne di più. È l’amore verso la Vergine.

In questo desiderio di conoscere non si deve esagerare. San Tommaso da Villanova scriveva: “Basta alla sua piena storia ciò che è scritto nel tema: da essa è nato Gesù (ndr cf. Mt 1, 16). Che cerchi di più?” (Concio in Festo Nativ. B.M.V., anno 1757). Il Santo aveva ragione: cosa si vuole di più del sapere che da Lei è nato Gesù, Dio? Cos’altro serve?

C’è una considerazione che, a sommesso avviso di chi scrive, non può essere mai tralasciata, quando si entra in discorsi legati a che aspetto fisico avesse la Vergine, come pensasse, che carattere avesse, ecc…  È qualcosa che si riscontra anche in Roschini, nel suo importantissimo e bellissimo libro Vita di Maria. Si nota, infatti, come, nel capitolo sull’aspetto di Maria, l’autore non si limiti a quello fisico, ma ponga l’accento anche su quello morale.

Avrebbe potuto parlare della sua caratura spirituale e morale in ogni altro punto del libro, ma lo inserisce invece insieme all’aspetto fisico, a sottolinearne l’imprescindibilità e l’inscindibilità.

Se “è impossibile, infatti, presentare una figura completa di Maria (…) senza la luce della Teologia” (p. 21), men che meno si può pensare di valutare l’aspetto di Maria solo in base alle fattezze fisiche, senza tener conto dell’aspetto morale, strettamente legato alla dottrina e alla teologia.

Sono tanti i santi che l’hanno descritta di una straordinaria bellezza su cui incide la sua Immacolata Concezione, ossia la sua pura bellezza morale.

È qualcosa di verosimile, è il buon senso a dirlo. Volete che non incida in modo importante sul fisico l’essere Immacolata Concezione? Volete che lo sfiorare la perfezione morale, unica creatura a farlo, non si rifletta sul corpo?

Al di là di una pura e semplice curiosità, in effetti, a nulla serve al fedele sapere che Maria era bellissima (perché di certo bellissima era), se non a impelagarsi in ragionamenti senza meta o addirittura ai limiti dell’irrispettoso. Serve piuttosto sapere della sua perfezione morale, che è la vera bellezza decisiva nella vita (bella l’anima, bello il corpo). E trarre stimolo da Lei per avvicinarsi il più possibile al suo esempio, via diretta e sicura verso Gesù.

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