MESE DEL PREZIOSISSIMO SANGUE – l’Eucaristia è un fuoco d’amore (secondo giorno)

ESEMPIO

Il cardinale Massaia racconta che nel 1863, in Abissinia, due nuovi convertiti, marito e moglie, chiedevano continuamente di essere ammessi alla Santa Comunione. Li accontentò. Nella loro capanna, addobbata alla meglio, iniziò la celebrazione della Santa Messa.
Subito dopo la consacrazione del Calice, la donna cominciò a gridare: “Fuoco, fuoco!”.
Le chiese allora la ragione di quel grido ed ella disse: “Quando avete alzato il Calice, ho visto scendere dal cielo un fascio di fuoco; le vostre mani erano infuocate e anche il calice era infuocato”.
Il Massaia pensò ad un’allucinazione o ad un’esaltazione della povera donna e la mise alla prova. Innalzò, dopo la consacrazione, prima un’ostia ed un calice non consacrati, poi quelli consacrati. Dovette ricredersi, perché la donna continuava a vedere rosseggiare di fuoco solo l’Ostia e il Calice consacrati.

RIFLESSIONE

Gesù l’ha detto: la sua presenza è “fuoco sulla terra” (Luca 12).
Fuoco, simbolo dell’amore.
Un Fuoco che dà calore e luce a tutto.

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