Visto che si ripetono casi di genitori che picchiano professori severi, riproponiamo a riguardo un articolo pubblicato tempo fa
A proposito dei nuovi episodi di papà che manescamente “vendicano” i propri figli per il torto di aver subito un rimprovero da un professore, molti ormai dicono che i genitori sono divenuti una sorta di “sindacalisti” dei figli: li difendono sempre a prescindere.
Prima, se un professore rimproverava un alunno, questi, a casa, riceveva il resto. Oggi no. Succede che il professore riottiene tutto con gli interessi.
Perché si è arrivati a questo punto, cioè che i genitori sono divenuti i “sindacalisti” dei figli”?
Il motivo è molto semplice: per poter essere complici dei figli, per attirare il loro l’affetto. Per farsi perdonare!
Oggi c’è una crisi di autorità genitoriale. Non nel senso che non si sappia fare i genitori. E’ ovvio che da sempre ci sono stati e ci saranno genitori più capaci e meno capaci, l’importante è mettercela tutta. Piuttosto, ciò che oggi si riscontra è un’incapacità a donarsi, a capire che, con lo sposarsi, l’impegno in famiglia e per la famiglia è la priorità… usque ad mortem!
Ma -tant’è- oggi la famiglia è divenuta una burletta. Esiste, poi si sfascia, si ricostruisce, si riassemblea, e ci si illude che in questo clima, nella vita dei figli, possa rimanere inalterato il ruolo dei genitori, la loro autorevolezza, la loro presenza, il loro donarsi.
E invece ci si può illudere quanto si vuole, ci si può convincere anche quanto si vuole, si può gridare ai quattro venti che non è così; ma è evidente che quando il genitore non si assume più i suoi doveri e le sue responsabilità per salvare la famiglia, quando non vuole più sacrificarsi… finisce col dover conservare un rapporto con i figli attraverso l’inganno di una falsa amicizia e di una falsa complicità.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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