Perché tutti i poteri forti ce l’hanno con Salvini e Di Maio? Vi diciamo la nostra

Pochi giorni fa lo ha detto Paolo Mieli, che d’informazione e di poteri forti ne capisce: nella storia d’Italia non si è mai vista una situazione nella quale un governo non abbia avuto a suo favore nemmeno un (attenzione: uno!) quotidiano.

Il che la dice lunga su quella che è stata e che è l’autonomia della stampa italiana da certi poteri.

Ma su questo -bene o male- le cose si sanno.

Ciò che invece va un po’ più meditato è il fatto che contro questo patto-contrattuale Di Maio-Salvini si stiano ammassando le truppe eurocratiche e alto-finanziarie, con il collante della tipica mentalità massonica.

C’è un vecchio detto che recita: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Potremmo parafrasarlo: Dimmi chi ti avversa e ti dirò che fai. Ora, se questa “crema” mondialista e tecnocratica guarda come il fumo negli occhi ciò che stanno cercando di fare Lega e M5S vuol dire che forse vale la pena tifare per questo tentativo.

Questi sono i fatti. E allora chiediamoci: cosa si teme di questo possibile governo?

Fondamentalmente una cosa: la possibilità di smarcarsi o perlomeno di rallentare il processo globalista di progressivo annullamento delle sovranità nazionali.

Qualcuno potrebbe obiettare: ciò non sta accadendo solo in Italia; anzi, è già accaduto in altri Paesi. Certo -rispondiamo- ma l’Italia è l’Italia. Con tutto il rispetto, l’Italia non è l’Ungheria e non è la Polonia. L’Italia ha un valore simbolico che non è di poco conto.

Procediamo con ordine.

Tempo fa l’Europa ha fatto di tutto perché la Grecia non si sganciasse dall’euro. Viene da pensare che forse lo si fece affinché questo Paese non beneficiasse di un’operazione di questo tipo per evitare un precedente pericoloso. Ora, se hanno fatto di tutto per trattenersi la Grecia, figuriamoci cosa farebbero e faranno per trattenere l’Italia.

Ma -dicevamo- c’è il valore simbolico. Valore che sempre conta. Conta per chi ama la Tradizione, ma anche per chi ama il Progresso. Conta per tutti. Conta per il Bene, ma anche per il Male.

L’Italia è la patria di padri fondamentali dell’Europeismo sul modello globalista, laico e massonico: Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. E’ la patria del Manifesto di Ventotene del 1941.

Dunque, cedere sull’Italia vuol dire cedere sulle radici culturali di un progetto…anzi: del Progetto!

E a proposito di questo, va detto che il mondialismo è l’idea di una laica Repubblica Universale. Ma questa avrebbe senso solo in alternativa di ciò che altrettanto universalmente si è costruito nella storia: la Res publica christiana. E se questa poggiava sulla centralità simbolica di Roma, questa stessa centralità dovrà essere laicamente confermata in un’altra prospettiva.

Insomma, è forse Roma che non si vuol scappare dalla “gabbia” dell’eurocrazia tecnocratica.

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1 Comment on "Perché tutti i poteri forti ce l’hanno con Salvini e Di Maio? Vi diciamo la nostra"

  1. Il vostro, come sempre, ottimo articolo ha confermato in pieno i miei forti dubbi al riguardo.

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