MESSA DEL GIORNO – Quattro Tempora di Avvento (sabato)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Introito 

(Salmo 79,4; 79,2)

Vieni, o Signore, e mostraci il tuo volto benigno, Tu che sei assiso fra i Cherubini; e saremo salvi.

(Salmo 79,2)

Ascolta, o pastore d’Israele, che guidi Giuseppe come un gregge.


Lettura

(Isaia 19,20-21)

in quei giorni alzeranno la voce al Signore contro l’oppressore, ed Egli manderà loro un Salvatore, un difensore a liberarli. E il Signore sarà conosciuto dall’Egitto, e gli Egiziani in quel giorno conosceranno il Signore, e lo onoreranno con sacrifici e offerte, faranno dei voti e li adempiranno, e il Signore percuoterà l’Egitto, farà la piaga e la risanerà. E torneranno al Signore, il quale si placherà e li sanerà.


Graduale

(Salmo 187,7; 18,2)

Da un estremo dei cieli sorge e fino all’altro estremo compie il suo giorno. I cieli narrano la gloria del Signore, e il firmamento canta le opere della sua mano.


Lettura

(Isaia 35,1-7)

Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d’acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie.


Graduale 

(Salmo 18,6; 18,7)

Nei Cieli pose una stanza per il sole; che ne esce come uno sposo dalla sua alcova. da un estremo dei cieli sorge, e fino all’altro estremo compie il suo giro.


Lettura 

(Isaia 40, 9-11)

Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri».


Graduale 

(Salmo 79,20; 79,3)

Signore, Dio degli eserciti, ristoraci; volgi sereno il tuo volto, e saremo salvi. Suscita, o Signore, la tua potenza e vieni a salvarci.


Lettura

(Isaia 45,1-8)

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro. Ti consegnerò tesori nascosti e le ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio di Israele, che ti chiamo per nome. Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca. Io sono il Signore e non v’è alcun altro; fuori di me non c’è dio; ti renderò spedito nell’agire, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall’oriente fino all’occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v’è alcun altro. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo».


Graduale

(Salmo 79,3; 79,2; 79,3)

Signore, suscita la tua potenza, e vieni a salvarci. O pastore re d’Israele, ascoltaci; Tu che guidi Giuseppe come una pecorella; Tu che sei assiso tra i Cherubini, mostrati ad Efraim, Beniamino e Manasse.


Lettura

(Daniele 3,47-51)

I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa, pece e sarmenti. La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra la fornace e uscendo bruciò quei Caldei che si trovavano vicino alla fornace. Ma l’angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco e rese l’interno della fornace come un luogo dove soffiasse un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia. Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace dicendo: «Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.


Epistola

(2 Tessalonicesi 2,1-8)

Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, 2di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio. Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose? 6E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene. Allora l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta.


Graduale

(Salmo 79,2-3)

O Pastore re d’Israele, ascoltaci; Tu che guidi Giuseppe come una pecorella. Tu che sei assiso tra i Cherubini, mostrati a Efraim, beniamino e Manasse.


Vangelo

(Luca 3,1-6)

Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare, essendo governatore della Giudea Ponzio Pilato, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, essendo sommi sacerdoti Anna e Caifa: la parola del Signore venne nel deserto su Giovanni, figlio di Zaccaria. E costui andò nelle terre intorno al Giordano predicando il battesimo di penitenza in remissione dei peccati, come sta scritto nel libro del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: preparate le vie del Signore: appianate i suoi sentieri: saranno colmate tutte le valli, e i monti e i colli saranno abbassati: i sentieri tortuosi saranno rettificati e quelli scabrosi appianati: e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.


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