MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Santi Fabiano (III secolo) e Sebastiano (IV secolo), Martiri

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Il culto di san Sebastiano è sempre stato legato a quello di san Fabiano. Già uniti nei più antichi martirologi, i loro nomi sono ancora accoppiati nelle Litanie dei Santi. Nonostante le minacce di persecuzione, il papa Fabiano (236-250) organizzò il piano religioso della Roma cristiana, dividendo la città in sette quartieri, amministrati ciascuno da un diacono. Egli fu una delle prime vittime della persecuzione di Decio, che lo considerava come un nemico personale ed un rivale. San Sebastiano, martire romano del principio del IV secolo, è rimasto nella tradizione cristiana il tipo del guerriero credente, fedele alla fede e alle consegne di soldato. La diffusione del suo culto l’ha reso molto popolare in tutto l’Occidente; le compagnie e le confraternite di arcieri l’hanno eletto loro patrono e l’hanno spesso raffigurato colpito da frecce. Roma gli ha innalzato sulle catacombe della via Appia una basilica.


Introito

(Salmo 78)

Salga alla tua presenza, o Signore, il gemito dei carcerati. Fa’ ricadere sette volte tanto sull’animo dei nostri vicini l’oltraggio; vendica il sangue dei tuoi santi da loro sparso. O Dio, gli infedeli si sono gettati sulla tua eredità, hanno profanato il tuo tempio santo, hanno ridotto Gerusalemme a un cumulo di rovine.


Epistola

(Ebrei 11, 33-39)

Fratelli, i santi in virtù di fede, soggiogarono i regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le fauci dei leoni, estinsero la violenza del fuoco, sfuggirono al taglio della spada, si riebbero dall’infermità, divennero forti in guerra, fugarono eserciti stranieri. Delle donne riebbero per resurrezione i loro morti. Altri poi furono messi alla tortura, non avendo accettata la liberazione, per avere in sorte una migliore resurrezione; e altri sperimentarono ludibri e flagelli, inoltre, catene e prigionia. Furono lapidati, segati, messi alla prova, morirono di spada, si aggirarono in pelli di montone e di capra, privi di tutto, tribolati, essi, dei quali non era degno il mondo, erranti nei deserti, sui monti, nelle spelonche e nelle caverne della terra. E tutti costoro, benché abbiano ottenuta buona testimonianza a motivo della fede, furono trovati valenti in Cristo Gesù Signor nostro.


Graduale

(Esodo 15,11)

Dio è glorioso nei suoi santi; mirabile nella sua maestà, operatore di prodigi.

(Esodo 15,6)

La tua destra, o Signore, si è distinta nella forza; la tua destra ha spezzato i nemici. Alleluia, alleluia.


Vangelo

(Luca 6,17-23)

In quel tempo, Gesù si fermò in un ripiano con i suoi discepoli e gran quantità di popolo che da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalle marine di Tiro e di Sidone era venuta ad ascoltarlo e farsi guarire dalle proprie infermità. E quelli che erano vessati da spiriti immondi ne erano liberati; e tutto il popolo cercava di toccarlo; perché da lui scaturiva una potenza che sanava tutti. E alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati voi, che siete poveri, perché a voi appartiene il Regno di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi che quando gli uomini vi odieranno e oltraggeranno e ripudieranno il vostro nome come di malvagi per cagione del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate; ecco, la vostra mercede sarà grande nel Cielo.


Meditazione

  1. Gesù dice chiaramente che bisogna mettere nel conto di farsi anche odiare da altri. E questo accade proprio perché si ha il desiderio di seguirlo.
  2. Dunque, chi sceglie l’Amore (che è Cristo stesso) deve essere disposto a suscitare l’odio da parte dei nemici di Cristo.
  3. L’Amore suscita l’odio. Non c’è da stupirsene, perché l’Amore, quando è vero, non può che essere segno di contraddizione.
  4. Un Amore che scenda a patti con l’errore, smette di essere amore.
  5. Ed ecco perché sono del tutto insensate quelle affermazioni secondo cui non bisognerebbe tanto lottare contro l’errore, bensì limitarsi ad essere accoglienti nei confronti degli erranti.
  6. Ora, sull’accoglienza nei confronti degli erranti si dice il giusto, perché essi vanno sempre amati e bisogna pregare per loro; ma è proprio l’amore che gli si deve che deve spingere ad odiare ciò che li sta facendo passare dalla parte dell’odio. Appunto: l’errore.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, fa che possa odiare profondamente l’errore.
  2. Fa che possa amare profondamente la Verità.
  3. Fammi vivere alimentandomi continuamente dell’Amore del tuo Divin Figlio.
  4. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri 


Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

Print Friendly, PDF & Email
CONDIVIDI

Be the first to comment on "MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Santi Fabiano (III secolo) e Sebastiano (IV secolo), Martiri"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*