SELEZIONE CATTOLICA – All’Università cattolica di Lovanio non si può dire che «l’aborto è un omicidio» (tempi.it)

di Leone Grotti –

Che l’aborto sia definito come la «morte di una persona innocente» non dovrebbe stupire nessuno. Tanto meno dovrebbe creare problema se l’affermazione viene fatta in una università cattolica. In Belgio invece si è sollevato un putiferio a metà tra l’assurdo e il grottesco, come riporta Le Soir.

«ABORTO È UN OMICIDIO». Lo «scandalo» ha investito l’Università cattolica di Lovanio, dove un docente di filosofia, Stéphane Mercier, incaricato di sostituire un collega in congedo sabbatico, ha proposto ai suoi studenti del primo anno un breve testo di 15 pagine intitolato La filosofia per la vita. In esso si affronta, «da un punto di vista filosofico e non teologico», il problema dell’aborto. La frase che nel testo ha creato più scompiglio è quella che arriva a conclusione di diversi ragionamenti sull’atto dell’interruzione di gravidanza: «La verità è che l’aborto è l’omicidio di una persona innocente. E un omicidio particolarmente abietto, perché l’innocente è senza difese».

IMMORALE-ILLEGALE. Apriti cielo. Il sito Synergie Wallonie, associazione femminista che si batte per «l’uguaglianza tra donne e uomini», ha scoperto il testo «scandaloso» e lo ha prontamente denunciato: «Speriamo si tratti di uno scherzo». Ha sollevato un putiferio anche l’argomentazione secondo la quale è assurdo che l’aborto possa essere riconosciuto come immorale, come spesso avviene, ma non come illegale: «Immaginiamo che una persona dica che a titolo personale trovi lo stupro un atto veramente immorale», si legge, «ma che per “rispettare la libertà di qualcuno” non bisogna comunque renderlo illegale. Sarebbe un ragionamento assurdo, evidentemente! Ma se l’aborto è un omicidio, non è ancora più grave dello stupro? Lo stupro è immorale e fortunatamente è anche illegale. Allora l’aborto, che è ancora più immorale, non dovrebbe essere a maggior ragione illegale?».

«È INACCETTABILE». L’Università cattolica di Lovanio, interpellata dai giornali belgi che si sono buttati a pesce sulla succosa polemica, ha prima temporeggiato e poi diffuso questo comunicato: «Le autorità dell’università hanno immediatamente convocato il docente per aprire un’istruttoria. La persona sarà ascoltata per chiarire la posizione dello scritto e l’uso eventuale che ne verrà fatto all’interno del corso. A prescindere dall’istruttoria, il diritto all’aborto è iscritto nel diritto belga e il testo di cui siamo venuti a conoscenza è in contraddizione con i valori sostenuti dall’università. Il fatto di veicolare posizioni contrarie a questi valori durante l’insegnamento è inaccettabile».

UNIVERSITÀ POCO CATTOLICA. Verrebbe da chiedersi se non sia più scandalosa la reazione dell’università cattolica a un testo che non fa che ribadire l’insegnamento (appunto) della Chiesa cattolica in materia di aborto. E lo fa dal punto di vista della ragione. Poi però ci si ricorda che l’ateneo di Lovanio è lo stesso che, dopo gli attentati di Bruxelles, ha suonato con le proprie campane il brano Imagine di John Lennon. Una canzone che recita: «Immagina che non esista paradiso, facile se provi; nessun inferno sotto di noi; sopra solo il cielo; immagina che tutta la gente viva solo per l’oggi. Immagina che non ci siano nazioni, non è difficile da fare, niente per cui uccidere e morire, e nessuna religione. Immagina tutta la gente che vive in pace». In effetti, il vero scandalo è che un docente cattolico sia riuscito a insegnare nell’Università cattolica di Lovanio.

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